Con la presente nota stampa, la società ASD IC Futsal rende nota la dolorosa decisione di non prendere parte alla prossima Serie A 2018/2019. Le ragioni che ci hanno portato a questa definitiva scelta sono molteplici e di varia natura.
È stata dura prendere questa direzione, ma si è resa necessaria per proseguire il nostro cammino sportivo. Il massimo campionato di Futsal è certamente entusiasmante e affascinante, ma allo stesso tempo – essendo il nostro, uno sport in forte espansione – dispendioso economicamente, in termini di risorse umane e di adeguatezza impiantistica. Ad iscrizioni chiuse, pur avendoci provato fino all’ultimo, non abbiamo riscontrato le possibilità materiali di disputare ciò che ci siamo guadagnati con tanto lavoro, con tanta passione e con innumerevoli sacrifici.
I nostri problemi economici iniziano e finiscono qui: nella mancata capacità di raccogliere abbastanza pubblicità per sostenere una stagione sportiva professionistica. Siamo stati la “cenerentola” della Serie A per due anni; tutte le testate giornalistiche locali e nazionali ci hanno appellato come “la squadra col budget più basso d’Italia” e su questo abbiamo costruito lo spirito di sacrificio che tuttora è nel DNA della nostra dirigenza.
La favola nel massimo campionato italiano di Futsal, a malincuore, decidiamo di interromperla noi.
Ci inorgoglisce quello che abbiamo fatto in questi due anni: non solo in termini di risultato, ma anche in termini di formazione atletica creando le condizioni tali per cui tre atleti sono stati convocati nelle squadre nazionali; orgoglio che abbiamo provato nell’aver ospitato la nazionale italiana a Imola, in una Cavina al limite della capienza materiale; nell’aver sposato l’idea della rete di società sportive che continuiamo a credere vincente e che continuiamo a portare avanti con il dialogo e i progetti sportivi comuni; nell’aver scoperto e mostrato talenti sconosciuti.
Non abbiamo mai pensato di cedere la società, smentiamo pertanto ogni ritorno di fiamma con dirigenze passate. Al contrario confermiamo il dialogo con le altre società del territorio perché fortemente convinti che Imola e il suo Circondario abbiano i mezzi per calcare i più grandi palcoscenici sportivi nazionali.
La nostra scelta non è conseguenza di altrui decisioni, di retrocessioni o di mancati risultati sportivi. Semplicemente è l’onesta presa d’atto, condivisa tra tutti noi, con la quale ci rendiamo conto che mantenere una categoria cosi dispendiosa in termini di energie, tempo e denaro nel solo tempo libero comporta una mole di lavoro enorme che non permette di essere definita “hobby”, ma al contrario rappresenta un lavoro a tempo pieno vero e proprio che non ci possiamo permettere. Non ci sentiamo colpevoli in merito a questo.
Riteniamo più intelligente giocare a Futsal in una categoria minore, dando modo ai nostri giovani ed ai nostri ragazzi di praticare sport e di esprimersi senza pressioni, credendo sia migliore per i nostri tecnici, per l’immagine che abbiamo costruito e per il contributo alla promozione territoriale della disciplina calcettistica nei confronti di coloro che non la conoscono.
Siamo un gruppo di ragazzi che nel loro tempo libero hanno volontariamente scelto di dedicare le proprie energie allo sport cittadino. Non ci è mai importato in quale categoria applicassimo le nostre forze, abbiamo sempre lavorato per un obbiettivo dichiarato e lo abbiamo ottenuto per due anni a fila. La stessa sarà per il prossimo anno.
Non ci siamo mai sentiti “di serie A” solo perché abbiamo disputato quella categoria, anzi non è passato un giorno nel quale non ci siamo ripetuti “essere IN serie A non significa essere DA serie A”. Abbiamo sacrificato tempo alle nostre famiglie ed alle nostre amicizie in nome di quanto fatto di questi anni. Lo abbiamo fatto nell’interesse della Città e dei tanti giovani che tutt’ora sono parte della nostra compagine; di quel meraviglioso pubblico tifoso/amico che non ci ha abbandonato mai, che ci ha sempre sostenuto e che ha sempre popolato la nostra palestra anche quando non abbiamo espresso il miglior spettacolo; lo abbiamo fatto per gli sponsor che non ci hanno abbandonato mai, che continuano a sostenerci e che abbiamo sempre portato sulle nostre maglie e nelle nostre palestre con orgoglio e gratitudine.
Continueremo a fare Futsal nelle strutture di cui disporremo e che l’amministrazione ci darà modo di utilizzare, alla pari delle altre società imolesi. Spazi, oggi, non più adeguati ad ospitare una categoria cosi importante come la serie A. La “nostra” palestra, la Cavina, teatro di grandi soddisfazioni e di imprese sportive, non è più idonea per disputare gare che devono essere trasmesse in diretta da troupe televisive professionali (che esigono una piattaforma fronte pubblico, impossibile da installare a bordo campo per il poco spazio e il grande rischio per gli atleti che possono incorrere in cadute accidentali contro strutture semovibili collocate in prossimità del tavolo arbitrale); non adeguate nella distribuzione degli spazi (vedi l’ingresso atleti che è lo stesso per il pubblico che comporta inoltre il passaggio atleti alle spalle del pubblico stesso per l’ingresso in campo); dotati di una strumentazione insufficiente ad allestire il cerimoniale di inizio gara imposto dalla Divisione Calcio a 5 che prevede la trasmissione del contributo audio (inno del Futsal ed Inno Nazionale Italiano che se non trasmessi prevedono una sanzione pecuniaria); non fruibili al meglio da persone soggette ad impossibilità motoria; prive di uno spazio idoneo per la biglietteria.
Continueremo ad essere la IC FUTSAL promuovendo territorialmente lo sport con ancor più attenzione ai giovani ed ai ragazzi, con la volontà di risalire la china anno dopo anno, il prima possibile, per meritare nuovamente l’accesso ai campionati nazionali più blasonati. Crediamo che il tesoro più grande che abbiamo oggi sia l’esperienza fatta sul campo e sulla pelle di ognuno di noi. Valori e conoscenze da mettere a disposizione dei nostri tesserati con una consapevolezza rafforzata rispetto al passato.
La Ic Futsal non rinasce, continua ad esistere.
Il Consiglio Direttivo, i singoli soci, i dirigenti.