SEGAFREDO BOLOGNA 74NOVI PIÚ CASALE MONFERRATO 67
1′ QUARTO – Palla a due conquistata da Casale ma primo successo difensivo Virtus, grazie a un’ottima difesa di Lawson che costringe Tolbert alla persa e al fallo, Martinoni di furbizia mette i primi due su rimbalzo, mentre la Segafredo fa centro al terzo attacco sempre col centro americano. Le squadre soffrono forse il caldo e la tensione della gara, sbagliando molto in avvio, Umeh ne mette due in contropiede, perde una lente ma rientra subito nel match, gli ospiti sono più precisi e gli viene anche concesso un antisportivo assolutamente non necessario (Spissu su De Negri). Un errore di comunicazione porta Tolbert a schiacciare indisturbato, Lawson si prende la rivincita in giro e tiro, Umeh fa decollare i bianconeri con due triple che fanno sussultare il PalaDozza (12-9 al 6′). Il nigeriano nato in Texas é on-fire, cosí come il compagno con il 25, che trova un altro siluro e domina a centro area: sono loro gli autori di tutti e 17 i punti a tabellone delle VuNere, costringendo la Novi Più al timeout. Rosselli e Bruttini infilano due liberi a testa per i primi punti italiani dei ragazzi di Ramagli, la pressione combinata di Bruttini e Spissu porta a un recupero che fa andare in brodo di giuggiole i presenti. A 1’29” dalla sirena fa l’esordio Stefano Gentile che va subito in entrata, layup corto ma timidezza zero, Bellan trova un centro da 3, imitato da Spizzichini sulla sirena, per chiudere un ottimo primo quarto.
2′ QUARTO – Bellan e Blizzard non puniscono da 3 lasciati un pò troppo soli, Spizzichini mette a segno un libero e aiuta nel compito di regia Gentile, ovviamente ancora a corto di conoscenza approfondita degli schemi. L’ex tanto amato Fabio Di Bella va a segno col più facile dei sottomano, mentre la Segafredo fatica a trovare la via del canestro e coach Ramagli non vuole perdere un grammo di inerzia, chiamando minuto alla prima avvisaglia negativa (27-20 al 13′). Si vedono subito i frutti, dopo una bella azione, Gentile trova i primi punti in maglia Virtus con una tripla dall’angolo, nell’azione successiva, converte un gioco rotto in un successo con una tripla che esalta la folla e lo stesso nativo di Maddaloni. A Tolbert viene regalato un canestro dagli arbitri, dopo che Ndoja l’aveva ben difeso e costretto ad una chiarissima infrazione di passi, il capitano insacca alla perfezione due occasioni dalla lunetta e il controllo del ritmo e dei rimbalzi é evidente. Una bomba di un Umeh concentrato e leader assoluto del gruppo regala il massimo vantaggio alla Segafredo (38-22 al 16′) che poco dopo viene dilatato ulteriormente dal centro dall’arco di Klaudio Ndoja. Casale é tramortita dal parziale bianconero ma prova a rimanere in gara con le unghie e con i denti, Bologna perde un paio di palloni di troppo e la schiacciata di Martinoni lascia perplesso Ramagli sulla linea laterale, un’altra persa lo convince a chiamare timeout: il rimbalzo e il jumper di Umeh e l’ennesimo siluro di Ndoja lo fanno cambiare idea. La sospensione la chiama a 4″ dalla fine, per allenare ogni azione e non lasciare nulla al caso: l’ultimo tiro non riesce ma il primo tempo é stato di ottimo livello.
3′ QUARTO – Martinoni si incunea nella difesa emiliana per due facili, il gioco riprende dopo qualche secondo per un problema all’orologio dei 24″ e Rosselli ne infila due su assist involontario di Lawson. Spissu viene trattenuto platealmente in entrata ma é semplice fallo di gioco per i grigi, il play sardo si butta dentro con continuità e trova ancora Guido Rosselli per due semplici appoggiati al vetro. Il ritmo del match é piú frammentato rispetto al primo tempo, con molti falli a rompere il flusso normale di gioco, i piemontesi stringono un giro di vite in difesa e per la Segafredo trovare il canestro diventa complesso (50-40 al 24′). Lawson fatica sia in attacco che in difesa e la Novi Piú ritorna anche sotto la doppia cifra di svantaggio, ci pensa un esiziale Umeh a sbloccare i suoi. La gara é una battaglia, anche solo andare al tiro diventa un’impresa e i biancorossi controllano i rimbalzi meglio ma non si avvicinano troppo, perché la difesa bolognese é tosta da sfondare. Tomassini é Severini sono peró l’anima della rimonta piemontese, che inesorabilmente si compie fino al -4, ci vuole un canestro inventato al volo da Bruttini in carpiato su errore di Gentile per fermare la furia ospite. De Negri segna la tripla in faccia alla panchina Virtus per il minimo svantaggio da molto tempo, riaprendo così completamente il match.
4′ QUARTO – Tolbert avvicina ancora i suoi dalla lunetta dopo un bel gioco a due, Lawson finalmente si ritrova e schiaccia in mezzo a due difensori ben servito da Gentile ma Natali segna sicuro e freddo da centro area. Bruttini é perfetto a gioco fermo ed é una presenza importante a centro area assieme a Lawson in un quintetto volutamente molto alto, Di Bella tiene i gomiti un filo alto e Gentile glielo fa notare, la gara diventa una sfida tra due pesi massimi (58-56 al 33′). L’aggressività difensiva di Casale é clamorosa, rende ogni passaggio un’avventura ed é un eccellente Tomassini a firmare il pareggio, mandando in delirio i quasi 200 correttissimi fan in curva. Il palazzo si chiama a raccolta capendo il momento di difficoltà dei propri paladini e Rosselli si mette in zingarata solitaria per togliere il coperchio dal canestro ospite, riuscendoci dalla lunetta. La pugnalata arriva da un altro ex, Brett Blizzard, ancora una volta davanti alla panchina bianconera: tripla e primo sorpasso di giornata, aggravato dalle perse e dai rimbalzi concessi da parte della Segafredo, che Casale fortunatamente non sfrutta. Lawson riporta avanti la Virtus dalla lunetta, unico momento in cui Bologna mette punti a referto, fino a un gol di Ndoja che fa esplodere i presenti (64-61 al 36′). Severini trova un tap-in di voglia e un briciolo di fortuna, Rosselli e Ndoja confezionano un’azione tanto semplice quanto vincente, gli allenatori chiamano minuto anche per far rifiatare i giocatori oltre che per preparare la volata finale. Guido Rosselli é il condottiero della Segafredo ma Tolbert non é da meno é riporta i suoi a -1, Ndoja é feroce sia in attacco che in difesa, il suo canestro e il suo recupero sono di importanza suprema per il morale e per il risultato (70-67 al 39′). Si entra nell’ultimo decisivo minuto, Casale sbaglia una tripla, Spissu fa 1/2 ai liberi, ancora in avanti i piemontesi ma la tripla di Blizzard prende il ferro ed esce, Spissu prende il rimbalzo e questa volta é un 2/2 glaciale a 33″ dalla sirena finale. Dopo il timeout ancora ferro e fuori per Blizzard, rimbalzo di un commovente Klaudio Ndoja e game set and match per la Virtus: 1-0 nella serie e appuntamento a fra 48 ore per gara 2.