Domenica 18 settembre dalle 11 alle 23 piazza Nettuno si trasformerà in una grande cucina a cielo aperto. Ai fornelli 46 ristoratori che in due turni (dalle 11 alle 17 e dalle 17 alle 23) si alterneranno per offrire le proprie specialità in cambio di un gesto di solidarietà nei confronti dei comuni colpiti dal sisma nel centro Italia.
“Una manifestazione nata in amicizia – sottolinea l’assessore Matteo Lepore – ma che grazie al passaparola e alla generosità dei ritoratori bolognesi ha raccolto in pochissimo tempo numerose adesioni. La solidarietà e l’attenzione a tutta la popolazione colpita dal sisma da parte degli emiliani e dei bolognesi si è già vista in tanti momenti, ma noi siamo sicuri che non si fermerà e che sarà più che mai presente anche in questa iniziativa”.
Cinque euro è il contributo minimo richiesto per un piatto, due quello per un bicchiere di vino ma naturalmente sono ben accetti versamenti maggiori. Non solo la classica amatriciana, il piatto divenuto ormai il simbolo inconsapevole della solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, ma anche lasagne verdi, tortellini e tanti altri piatti della tradizione emiliana e non solo. Per chi vorrà soddisfare la propria voglia di dolce non mancheranno gli stand di pasticcerie e uno anche dedicato al gelato.
“Noi mettiamo in piazza tutta la nostra professionalità nella maniera più vera e sentita, offrendo materie prime di qualità e il nostro lavoro a titolo totalmente gratuito – afferma Fabio Berti, il ristoratore da cui è partita quest’idea – e saremo in piazza senza nessun logo identificativo delle nostre attività ma indosseremo tutti la maglietta con il logo della manifestazione, perché vogliamo essere presenti semplicemente come ‘Bologna’ “.
Insomma parola d’ordine: “Esserci!”
L’incasso della manifestazione sarà interamente devoluto a sostegno dei comuni colpiti dal sisma.