Con molta fatica e dopo 3 ore e 40 minuti di gioco, la UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna ha avuto ragione del Tommasin Padova, sconfitto al Gianni Falchi con il risultato di 12 a 7, nella seconda partita del primo turno del girone di ritorno del campionato di baseball di serie A1. La squadra bolognese ha dunque completato l’ennesima “doppietta”, conservando il primato in classifica, il vantaggio di due lunghezze sull’avversaria più prossima, il Rimini, mantenendo anche una imbattibilità che dura ormai da 11 partite. Dal campo invece indicazioni contrastanti, merito soprattutto di un Padova mai domo, capace di rimontare quattro lunghezze e una gara subito in salita, arrivando vicinissimo a ripetere l’impresa nel finale, quando un errore difensivo era costato altre quattro segnature, tre delle quali rimontate dal fuoricampo di Alex Russo (3 su 5, 4 RBI), un ex che ha cercato in tutti i modi di lasciare un segno nel match. I biancoblu hanno avuto poi modo di arrotondare ulteriormente nel finale, quando i patavini hanno dovuto dar fondo al bullpen.
Serata difficile per i lanciatori: buona la gara di Jorge Martinez (5 ip, 6 valide, 5 K, 2 ER), fino al calo alla quinta ripresa, rilevato da Antonio Noguera, stasera in difficoltà, a subire il punto del pareggio, lasciando la gara in mano a Murilo Gouvea, lanciatore vincente nonostante il fuoricampo subito e a sua volta costretto a lasciare il campo per la salvezza di Filippo Crepaldi, che al nono inning ha ereditato una situazione di basi piene, ottenendo tre out, due al piatto. Lorenzo Dobboletta (3 su 4, doppio e 3 RBI) è stato il più prolifico di un attacco che ha battuto 15 valide in 8 riprese, con 2 valide a testa per Lampe, Flores, Marval, Garcia e Vaglio.
Inesorabile l’attacco UnipolSai, che stasera il partente franco canadese Habeck non riesce a contenere. Dopo il classico primo inning “di studio”, con la prima valida di Marval che porta Lampe (base ball) a 27 metri dalla segnatura, al secondo i biancoblu cominciano a costruire punti. Un triplo al centro di Garcia, con palla che si stampa sulla parte alta della recinzione sfiorando il fuoricampo, è seguito dalla valida centrale di capitan Vaglio per il vantaggio biancoblu. Al terzo inning, con due eliminati, un doppio a destra di Mazzanti manda a segno Flores, autore di una valida. Il prima base nettunese segna poi a sua volta sulla valida al centro dello scatenato Garcia. Sempre con due out sul tabellone, al quarto attacco la Fortitudo baseball si porta sul 4 a 0, grazie a un bel doppio al centro di Lampe, che fa segnare Dobboletta, autore di un singolo. Dopo quattro riprese tranquille per Martinez e difesa biancoblu, al quinto inning arriva improvviso un calo, sotto i colpi degli attaccanti in casacca rossa e pantaloni bianchi, improvvisamente ringalluzziti. Apre la valida di Martone, che ruba la seconda e va a punto sul singolo a sinistra di Medoro. Pacini va per il bunt, che Marval difende male, sbagliando completamente l’assistenza in seconda base, con l’effetto finale di avere due corridori in posizione punto. Entrambi segnano, il primo sull’out in diamante di Berini e il secondo sulla valida di Russo, sulla quale Vaglio tenta senza buona sorte il miracolo. Con grande fatica il partente biancoblu riesce a chiudere la ripresa senza ulteriori danni, nonostante la successiva valida di Perdomo, ma ora il vantaggio è ridotto a una sola lunghezza e anche l’attacco pare risentire del momento difficile, andando a vuoto al cambio di campo. Al sesto inning Frignani inizia ad attingere dal bullpen, affidandosi al mancino Noguera, che inizia con tre eliminazioni al piatto, ma l’ultima su Medoro è anche lancio pazzo e il battitore corre salvo in prima base. L’attacco dunque continua e un lancio pazzo porta il corridore in seconda, poi una successiva palla mancata sul quarto ball a Pacini lo manda in terza, per poi essere eliminato nel tentativo di rubare casa base, una “grande rubata” che prende di sorpresa un po’ tutti – in campo e fuori – e della quale la “batteria” biancoblu si accorge giusto in tempo per confezionare l’eliminazione del corridore in “ballerina” da parte di Marval. Solo un doppio in piedi di Agretti per la Effe in questa parte di match, con Habeck a crescere alla distanza e iniziano le ultime tre riprese con la gara in sostanziale equilibrio. Il Tommasin ci crede e al settimo inning trova due valide in apertura piuttosto fortunose. La battuta di Berini si spegne davanti a Marval, che non riesce ad assistere in prima e la successiva battuta corta di Russo cade fra Mazzanti e Moesquit, che raccoglie e assiste in seconda, ma il corridore è giudicato salvo, non così per i biancoblu che protestano vivacemente. Berini poi raggiunge la terza con “pesta e corri” sull’out al volo di Galvan e Perdomo punisce con un singolo a destra che vale il pareggio. Con ancora uomini agli angoli, Frignani torna in campo e per Noguera la gara è finita, sostituito da Gouvea, che ottiene i due out necessari. Al cambio di campo è la difesa patavina che aiuta i bolognesi. Con due eliminati, Lampe (valida a destra) e Marval (intenzionale) in base, Martone manca la presa sul “pop” di Garcia, segna l’olandese il punto del nuovo vantaggio e subito dopo capitan Vaglio punisce gli ospiti con la valida al centro del 6 a 4. L’incolpevole Habeck si scompone ed è sostituito con basi piene (4 ball a Agretti), uscendo corrucciato ma applaudito, sostituito da Leyva. Sul conto pieno, Dobboletta batte a sinistra, la palla si stampa sul cuscino di terza e schizza via, è un doppio per l’esterno bolognese che vale altre due segnature fondamentali, perché un Padova mai morto all’ottavo inning torna a ridosso nel punteggio grazie a un fuoricampo da 3 punti di Alex Russo (valida di Medoro e interferenza su Berini in precedenza). Con Tebaldi sul mound, base a Lampe e valide di Flores e Marval, che manda a segno l’esterno olandese e sotto la doccia il nuovo rilievo, sostituito da Fabiani che esordisce con un lancio pazzo, che fa segnare anche Flores. Arrivano anche i primi due out, la base a Vaglio, un altro punto su lancio pazzo, siglato da Marval e la valida di Dobboletta per un troppo severo 12 a 7, che non muta più, nonostante al nono inning Gouvea debba a sua volta gettare la spugna, con tre uomini in base e nessun out sul tabellone. Ci pensa un super Crepaldi ad annullare l’ultimo disperato tentativo degli ospiti, con tre out di fila, due al piatto.