Venerdì 11 e sabato 12 agosto si conclude la regular season IBL 2017. Una versione per certi versi inedita, che ha visto le otto squadre del massimo campionato italiano di baseball affrontarsi in 17 weekend, per un totale di 34 partite, in una prima fase suddivise in gironi da quattro con tre turni di sola andata, nella seconda disputando un girone unico per un totale di quattordici turni, fra andata e ritorno.
Già definite le quattro squadre qualificate alle semifinali scudetto, nonché le posizioni dalla quinta all’ottava, che disputeranno la prima fase della coppa Italia, resta da stabilire l’ordine di classifica delle prime quattro e conseguente griglia playoff, ma in particolare due “coppie” di squadre si contendono – non è da escludere, fino all’ultimo out – da un lato la prima e seconda posizione, dall’altro la terza e quarta.

Fra Bologna e San Marino si giocherà per il titolo di “Regina” di regular season, perché solo una lunghezza divide le due contendenti che, come nei migliori film di Hitchcock, si sfideranno proprio nell’ultimo weekend. Più sotto, invece, il duello a distanza per il terzo posto fra Nettuno (impegnato a Padova) e Rimini (che ospita il Padule), a loro volta divisi da una lunghezza, ricordando che le prime due piazze garantiranno il “fattore campo” nell’eventuale sfida decisiva di semifinale, se occorrerà giocare la quinta partita, e che la capolista conserverà comunque questo diritto anche in caso di finale.

Allo stadio Gianni Falchi, venerdì 11 agosto, alle ore 20.30, la UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna ospita la T&A San Marino, con l’obiettivo di ottenere l’aggancio in classifica, al fine di giocarsi il primato nell’ultima gara, che si disputerà sotto il Titano, sabato 12 agosto, ore 20.30. Nell’occasione di gara1 è atteso l’esordio in casacca biancoblu del lanciatore americano, Jared Lansford, che costituirà coppia con Raul Rivero nella difficile sfida contro Carlos Quevedo, probabilmente il miglior lanciatore partente, numeri alla mano, del nostro campionato, che gode il supporto in prima battuta di Perez e Ascanio. Non mancano, dunque, i numerosi motivi di interesse per una sfida che vede di fronte le due squadre più vincenti degli ultimi 15 anni, che assieme, dal 2003 ad oggi, sommano 9 scudetti, 8 coppe Italia e 6 coppe dei campioni.

Il manager biancoblu Daniele Frignani, nel suo consueto punto alla vigilia del weekend, parla subito del nuovo lanciatore americano: “… Jared si è presentato benissimo, mettendosi a completa disposizione della squadra. La nostra idea è quello di schierarlo domani come partente, ma vanno verificate le sue risposte agli allenamenti fatti in settimana”. In gara2, dopo il riposo della scorsa settimana, tornerà invece come partente Pizziconi, fermo restando che Panerati “… ha fatto molto bene sabato scorso”. Per il resto, tutti a disposizione e quanto riguarda il weekend “… vincere sarebbe importante per il primo posto, ma è inutile fare calcoli, anche perché l’unica cosa che sappiamo con certezza è che in semifinale non incontreremo il San Marino”. La testa dunque a venerdì sera e ad arrivare nelle migliori condizioni ai playoff “… continuando su questa strada, con i miglioramenti messi in mostra nelle ultime settimane”.

Anche a livello di statistiche l’ultimo weekend può essere decisivo. Dopo gli ultimi due turni eccellenti sul piano dei risultati, ma anche del gioco e dei numeri, la UnipolSai Fortitudo si è consolidata alla testa di tutte le statistiche di specialità. In attacco domina con la media battuta di .328, davanti al San Marino (.273), ma i biancoblu sono anche la squadra che ha segnato più punti (256), battuto più doppi (78) e più fuoricampo (18), mentre i titani primeggiano nei tripli (16). Sul monte di lancio la Fortitudo concede una media punti guadagnati (ERA) di 2.27, contro il 2.53 del San Marino, ed è anche la squadra che concede meno basi ball (94), mentre per quanto riguarda gli strikeout primeggiano i titani (319), grazie anche ma non solo a Quevedo, che ne ha ottenuti più di un terzo. Infine, per la difesa i bolognesi guidano sia come meno errori commessi (30) che come media (.974), inseguiti non a troppa distanza da Nettuno e San Marino.

A livello individuale occhi puntati sulla “tripla corona”, un riconoscimento statistico al battitore che nella regular season è primo in media battuta, punti battuti a casa (RBI) e fuoricampo, una situazione che si verifica piuttosto raramente. In lizza per ottenere questo risultato è proprio un giocatore che veste la casacca biancoblu, il ricevitore venezuelano Osman Marval, che è nettamente in testa come media battuta (.457), precedendo il novarese Oscar Angulo (.400), il nettunese Bermudez (.384) e i compagni di squadra Nosti (.384) e Flores (.375). Per quanto riguarda gli RBI, Marval (39) è in vantaggio sui compagni Flores (36) e Sambucci (26). Infine, nella classifica dei fuoricampo, nello scorso weekend Angulo (8) ha scavalcato Marval (7), distanziando anche Alvarez (5), suo compagno al Novara. Per ottenere la tripla corona, dunque, il ricevitore bolognese dovrà spedire almeno una volta la palla oltre la recinzione, con un occhio a quello che succede a Parma e Novara, dove i piemontesi giocheranno nel weekend. Per quanto riguarda i lanciatori, le statistiche più seguite sono quella della media punti guadagnati (ERA), dove il nettunese Jimenez (0.92) precede i bolognesi Rivero (1.15) e Pizziconi (1.38), mentre nessun biancoblu nella classifica degli strikeout, dominata da Quevedo (109), davanti alla coppia Uviedo (Nettuno) – Aristil (Novara).

La T&A San Marino, allenata da Marco Nanni, è una squadra attenta, equilibrata e produttiva, che sicuramente ha meritato la posizione che occupa in classifica, capace di costruirsi in pochi mesi un’identità sulla quale è ben visibile la mano del manager ex biancoblu. Un attacco meno potente rispetto a come eravamo abituati a vedere il San Marino, ma sempre pericoloso, profondo e con esperienza, fattore che rende anche la difesa uno dei reparti più solidi di tutta la IBL. Un partente altrettanto solido e dominante e un ricco bullpen rendono i titani difficili da battere nelle gare in cui lanciano gli stranieri, un po’ meno con gli italiani sul mound. Partiamo dall’attacco. L’interbase Erik Epifano (media .370, 11 doppi, 2 tripli, 3 fuoricampo, 19 RBI) è finora l’attaccante più completo e continuo, ma in termini di produttività va evidenziato il ritorno ad altissimi livelli di Mario Chiarini (.320, 13 doppi, 3 tripli, 2 fuoricampo, 25 RBI). Fra i “pezzi da novanta” vanno annoverati anche il terza base Josè Ferrini (.351, 3 doppi, 2 tripli, 21 RBI), Mattia Reginato (.298, 3 doppi, un triplo, 3 fuoricampo, 15 RBI), un Sebastiano Poma meno puntuale con la valida ma egualmente efficace (.244, 5 doppi, 5 tripli, 22 RBI) e un Luca Pulzetti molto cresciuto con il bastone (.280 con 6 doppi e 2 tripli). A questi si aggiungono battitori di esperienza, che possono “punire” in qualsiasi momento lanciatori e difese, a partire da Albanese (.349 in sole 13 gare disputate), Ermini (13 RBI), Imperiali (4 fuoricampo e 14 RBI), Avagnina e Morreale (quest’anno poco utilizzato da pitcher). Sul monte di lancio, il più volte citato venezuelano Quevedo (10 vinte, 2 perse, MPGL 1.41, con 25 basi ball e 109 strikeout) è una sicurezza nelle partite degli stranieri, nelle quali Andres Perez (0-1, 1.47) svolge di solito il ruolo di setup, prima della chiusura di Josè Ascanio (1-0, 5.40, 2 salvezze), che ha sostituito Camacho a metà stagione nel ruolo di closer. All’occorrenza è anche a disposizione Joshuah Kimborovicz (2.84). Per quanto riguarda gli italiani, il partente è Fraylin Florian (3-3, 2.82), con un bullpen formato da Junior Oberto (6-0, 2.95, 2 salvezze) e Tommaso Cherubini (3-1, 2.70, una salvezza).