La regular season del massimo campionato italiano di baseball, IBL 2017, imbocca la dirittura finale, infatti inizia questo weekend il girone di ritorno della seconda fase, 7 turni per un totale di 14 gare da giocare in circa un mese e mezzo, che decreteranno l’ordine di classifica definitivo e in particolare le prime quattro che si giocheranno i playoff.
In questo quadro, diventa molto importante per la capolista UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna la sfida di venerdì e sabato contro il Parma Clima, che attualmente occupa il quinto posto in classifica ma è lanciato per l’aggancio alla zona playoff. Teatri della contesa lo stadio Nino Cavalli della città ducale, venerdì 30 giugno, ore 21.00; lo stadio bolognese Gianni Falchi di Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, sabato 1 luglio, ore 20.30, con i biancoblu che saluteranno il proprio pubblico di casa perché, causa calendario che prevede una concentrazione di trasferte, l’impianto bolognese non vedrà altre gare per tre settimane.
Il “derby dell’Emilia” è da sempre una delle sfide più combattute e interessanti del baseball italiano, ma in questo caso la storia e i ricordi lasciano spazio ad un’attualità che, meglio di cento parole, può rappresentare la classifica, che vede i campioni d’Italia al vertice con 15 vittorie su 20 gare giocate, inseguiti dalla coppia formata da San Marino e Nettuno con 14 successi, Rimini 12 e Parma 10. E’ evidente che da un lato la Fortitudo baseball “fa la gara” sulla quinta, nel senso che per raggiungere al più presto l’obiettivo playoff deve tenere il più possibile partite di distanza con la prima squadra esclusa dalla post season, che appunto al momento è quella ducale, ma dall’altra parte il Parma Clima è a sole due lunghezze dal quarto posto, dopo aver con una “doppietta” allontanato la concorrenza del Novara (fermo a 8 vittorie), potendo anche “sfruttare” il confronto diretto fra Rimini e San Marino, in un turno che dovrebbe favorire il Nettuno (che affronta in casa il Padule). Insomma, le motivazioni non mancano a nessuno e va ricordato che l’ultimo dei quattro confronti fra UnipolSai e Parma Clima ha visto vincenti proprio i ducali, unica squadra, a parte le altre tre che occupano le prime quattro piazze, ad aver sconfitto i biancoblu in campionato nel 2017.
Abbiamo interpellato come di consueto il manager biancoblu, Daniele Frignani, proprio nel giorno del suo quarantesimo compleanno: “… è un Parma molto diverso da quello che abbiamo affrontato nelle quattro partite precedenti. Hanno messo dentro un battitore di cui conosciamo le grandi qualità, come Castillo, ma anche un ottimo lanciatore come Joe Testa, che fa coppia con Gonzales che era già una certezza. E’ un weekend tosto. Per noi è più che mai importante fare bene e vincere, è in gioco un vantaggio in termini di partite e scontri diretti che va consolidato. A partire da gara1, con Owens che lancerà da partente e dal quale mi aspetto un riscatto, mentre in gara2 è confermato Pizziconi. Il resto della squadra, infine, è fisicamente a posto”.
Il Parma Clima, allenato da Gilberto “Gibo” Gerali, che recentemente ha assunto anche la guida della nazionale azzurra, è una squadra ambiziosa, costituita da un gruppo di atleti, molti dei quali di scuola parmigiana, che si basa su un mix di gioventù ed esperienza, forza atletica e tecnica, con alle spalle una società determinata a riportare la squadra – vincitrice di 10 scudetti (come la Fortitudo) e ben 13 coppe dei campioni – agli antichi splendori. Un passaggio obbligato è quello di tornare a disputare la post season e dalle mosse della società ducale non si è lasciato nulla di intentato a partire da questa stagione, iniziata con qualche difficoltà nonostante un buon pre campionato. In corso d’opera, infatti, il Parma ha deciso di sostituire due stranieri: prima il lanciatore Sanchez, che non si era ambientato, con il partente mancino americano (con radici italiane…) Joe Testa, che evidentemente si è adattato molto più in fretta, sfiorando lo scorso weekend la “no hit” contro il Novara, poi coraggiosamente anche il terza base Martinez con un giocatore venezuelano esperto e dall’ottimo pedegree come Josè Castillo. Il punto forte del Parma è stato finora la difesa, la seconda della categoria (18 errori, media .973) proprio a una incollatura dai biancoblu, mentre attacco (media battuta .230) e monte di lancio (media PGL 4.81) segnano decisamente il passo con un deludente sesto posto. Probabilmente le modifiche al roster hanno guardato proprio a questi aspetti. In tutti i modi, diversi battitori ducali meritano assoluto rispetto, a partire dai giocatori più “veterani”, come Leonardo Zileri (media .301, con 8 doppi, un triplo e un fuoricampo, per un totale di 13 RBI), Charlie Mirabal (.280, 2 doppi, un fuoricampo, 14 RBI), Adolfo Gomez (.270) e Stefano De Simoni (.364). Fra i giovani molto bene Guido Gerali (.270) ma vanno sempre tenuti d’occhio i vari Deotto, Maestri, Benetti e Gradali. Fra i lanciatori, conferma anche in questa stagione la sua consistenza Yomel Rivera (3 vinte, una persa, una salvezza, MPGL 3.43), efficace sia come partente che come rilievo, che ha dato equilibrio nelle partite riservate ai lanciatori di scuola italiana. Più difficile invece è stata la vita di Josè Gumercindo Gonzales (2-4, 4.66, una salvezza), che a lungo si è dovuto adattare al ruolo di lanciatore partente ma ora, con l’arrivo di Testa, può rendere al meglio partendo dal bullpen. L’esperto Michele Pomponi (2-2, 5.14, una salvezza) ed il giovane Luis Santana (1-1, 8.41, 2 salvezze) sono le principali alternative di un pitching staff reso più “corto” da qualche infortunio.