Incredibile “colpo” della dirigenza della UnipolSai Fortitudo, che si è assicurata le prestazioni, per la stagione 2018, di un “asso” del baseball cubano, che sembrava inarrivabile, trovandosi così ad arricchire notevolmente un pitching staff già eccellente e che oggi dispone dei due lanciatori partenti di punta dei Cardenales de Lara, anche quest’anno finalisti della sempre più competitiva Lega Invernale Venezuelana. Dunque, a far compagnia a Raul Rivero, approda sotto le due torri un campione del calibro di Jorge Martinez, nato il 15 maggio 1983 a Matanzas, Cuba, città che lo ha visto anche crescere come giocatore di baseball e militare a lungo nella squadra locale ai massimi livelli del baseball dell’isola caraibica, una delle patrie dello sport del batti e corri.
Jorge Alberto Martinez Roque è un lanciatore partente destro, protagonista di una carriera in crescendo, che ha acquistato peso, come accade spesso ai pitcher, nel momento della piena maturazione tecnica e atletica, rendendolo uno dei protagonisti della “Serie Nacional”, prima di cominciare a misurarsi, alla soglia dei trent’anni, con il baseball professionale dell’intero continente americano, spaziando fra Portorico, Repubblica Dominicana, Messico, Stati Uniti e Venezuela, praticamente tutti i territori – escludendo l’estremo oriente – nei quali si può apprezzare il meglio del baseball mondiale. Le sue caratteristiche principali, varietà e controllo dei lanci, ne fanno un lanciatore dominante dalla collinetta, come dimostrano ampiamente le cifre delle ultime stagioni. Davvero un grandissimo rinforzo per il team allenato da Daniele Frignani.
Cresciuto nel Matanzas, con i “Cocodrilos” milita nel massimo campionato cubano dal 2003 al 2013, partendo nelle prime stagioni dal bullpen, ma guadagnandosi nel tempo un ruolo di partente, decisamente più nelle sue corde. Le sue cifre complessive parlano di 34 vittorie, 35 sconfitte e 6 salvezze per un totale di 146 gare disputate. Per lui anche 8 partite complete, con 6 shutout. Dopo alcune stagioni nelle quali ha pagato un po’ il noviziato, il 26 gennaio 2009, a 25 anni, entra nella storia del baseball cubano, tirando la cinquantesima no hit shutout della storia della Lega. Avviene nel meraviglioso teatro del Latin American Stadium dell’Avana, casa dei fortissimi Industriales. La stagione lo vede in campo per 18 gare da partente, con un bilancio di 9-6 con 4.58 di media PGL. La stagione migliore tuttavia è il 2011-2012, poco prima di lasciare Cuba, quando chiude la regular season con un eloquente 11-5 e 2.94 di media PGL. La squadra, allenata da Victor Mesa, si qualifica per la post season e arriva in semifinale, dopo aver ottenuto per la prima volta il primato nella Zona Occidental. Martinez ottiene un eccellente con 4-2 e 3.47 in 36.1 riprese.
Nel 2013 inizia l’esperienza con la lega invernale portoricana, che lo vede militare per tre stagioni consecutive con i Congrejeros de Santurce. Il bilancio è 8-5, con media PGL sotto i 3.00, per un totale di 24 partite, anche se nella stagione 2015-16 gioca il numero più alto di partite (9) nella impegnativa lega invernale dominicana, con i Tigres del Licey, con un bilancio di 2-2 e 4.18. L’approdo in Venezuela con i Cardenales de Lara avviene nelle ultime due stagioni invernali, chiudendo la regular season con 6-2 e 2.33 (secondo solo al compagno di squadra Rivero) nel 2016-17 e con 7-2 e 2.43 nel 2017-18.
Dal 2014 al 2017 disputa anche 60 partite in Independent League, con York Revolution (Atlantic League 2014 e 2016), Jopling Blasters (American Association 2015), Cleburne Railroaders (American Association 2017) con un bilancio di 22-19. Nel 2016 e 2017 anche 20 gare nel triplo A messicano, con Diablos Rojos del Mexico (3-1, 3.30 in 14 gare, 7 da partente) e Olmecas de Tabasco (2-2, 4.86 in 6 gare da partente). E’ tempo di varcare l’oceano e misurarsi in un top team del vecchio continente.