Un fuoricampo da tre punti di Osman Marval al decimo inning (tie break) ha deciso a favore della UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna la prima delle due sfide in programma contro la T&A San Marino: si giocava sotto il Titano; gara2 domani sera alle 20 allo stadio Gianni Falchi di Bologna.
La partita, conclusa con il risultato di 3 a 0, è vissuta per le prime nove riprese nel pieno dominio dei lanciatori, un duello entusiasmante fra pitcher che hanno messo in mostra tutta la loro qualità, ponendo la sordina ai rispettivi attacchi, bloccati sullo 0 a 0 fino al tie break, quando, con due uomini in base per regola ma anche già il primo out sul tabellone (Flores), il ricevitore biancoblu per l’ennesima volta ha risolto da solo, con una delle sue specialità, una legnata a sinistra che ha finito per superare il recinto.
Superlativa la prova dei lanciatori bolognesi, che hanno sfiorato la “no hit”. Il partente cubano, Jorge Martinez, ha tirato sei riprese (84 lanci) alternando un campionario di lanci e di strategie che hanno messo in ginocchio l’attacco del San Marino, fermo a una valida battuta da Epifano, una base ball, un colpito, a fronte di 8 eliminazioni al piatto. Con il venezuelano Raul Rivero, lanciatore vincente, al terzo sigillo stagionale, la musica non è cambiata e nelle quattro riprese finali, compreso il tie break, i padroni di casa sono andati in base “per merito” in una sola occasione e per ben 6 volte sono stati “messi a sedere” dall’omone biancoblu (tre su tre al decimo inning con due uomini in base per regola).
Di livello paragonabile anche le prestazioni dei lanciatori T&A, con il partente Cesar Jimenez, mancino venezuelano ex del Nettuno City, per la prima volta utilizzato in questo ruolo in questo campionato, a lanciare cinque riprese concedendo solo una valida (un singolo interno di Marval) a fronte di 8 strikeout. Carlos Quevedo (lanciatore perdente) è subentrato questa volta da rilievo al sesto inning e anche lui ha proseguito il lavoro eccellente del suo partente, subendo fino al nono inning la sola valida di Nosti, ma concedendo all’extrainning il fuoricampo descritto, l’episodio che ha deciso il match, seguito poco dopo da un doppio di Mazzanti, che ha provocato la sostituzione del rilievo con Garate.