L’accortezza e le capacità di un tecnico estremamente attento ed intelligente come Simone Inzaghi, inspiegabilmente accantonato dopo lo scorso bel finale di stagione da esordiente e poi richiamato di fretta in seguito al bizzarro comportamento di Bielsa a inizio estate, hanno ricompattato un ambiente non semplice e tormentato da mille polemiche, conducendo addirittura la squadra a un legittimo terzo posto in classifica nonostante la condizione fisica precaria di tanti suoi interpreti.

Questa Lazio, sorprendentemente equilibrata sebbene indiscutibilmente votata all’attacco (ha già portato in gol 9 elementi diversi), cambia spesso veste tattica e con disinvoltura può permettersi di schierare tutti insieme Keita, Anderson, Immobile, Lulic e Milinkovic-Savic: il serbo classe ’95, in particolare, è realmente un giocatore trasformato dalla cura-Inzaghi, capace ora di mostrare non solo un grande talento a sprazzi alternato a lunghe pause, ma addirittura doti di tenace lottatore in grado di fare pure la mezzala di spinta, sempre presente in fase di contrasto e recupero palla e altrettanto negli inserimenti in area. Non a caso Milinkovic è il giocatore dell’intera Serie A ad avere vinto più duelli di testa, dato che andrà tenuto domenica in seria considerazione, specialmente perché la Lazio in questo tipo di giocata vanta anche uno dei migliori interpreti attuali in assoluto, cioè Marco Parolo, specialista dei gol di testa partendo da lontano. L’assenza di Biglia toglie regia ai biancocelesti, la condizione straripante di Immobile però regala imprevedibilità in zona gol: il centravanti della Nazionale ha già tentato la conclusione 26 volte, secondo solo a Dzeko in tutta la A (scopri tutto nella nostra sezione Statistiche), ma va anche spesso in offside, già in 7 occasioni, solo Sau del Cagliari è stato trovato più spesso di lui in fuorigioco.

In retroguardia possibile il rientro di Marchetti – ma il bravo albanese Strakosha non l’ha fatto rimpiangere – mentre sarà sempre la collaudata coppia olandese Hoedt-De Vrij a comandare le operazioni: con i due orange in campo la squadra subisce meno, fisicamente sono potenti e in marcatura molto presenti, lasciando qualcosa però agli avversari sul breve e sulla rapidità. Radu sulla corsia mancina rimpiazzerà Lukaku, uscito malconcio dagli impegni con il Belgio, probabile invece la conferma di Patric sull’out di destra avendo Inzaghi a che fare con il rientro tardivo di Basta. In generale la Lazio nei primi tempi ha subito solo un gol dall’inizio del campionato, cala invece alla distanza.