È stata una prestazione coriacea quella messa in scena da Thomas Biagi in gara 1 dell’International GT Open a Spielberg. Arrivato sul circuito austriaco in testa alla classifica generale, insieme al compagno di equipaggio Fabrizio Crestani, il portacolori dell’Orange 1 Team Lazarus ha difeso la leadership conquistando un settimo posto molto combattuto.
Il Red Bull Ring, situato a circa 700 metri di altitudine, si è infatti rivelato un terreno ostico per le caratteristiche della Lamborghini Huracan, dotata di propulsore aspirato a differenza delle vetture rivali sovralimentate. Biagi e Crestani, inoltre, hanno dovuto scontare l’handicap di 10 secondi accumulato per la vittoria in gara 1 a Le Castellet e per la seconda posizione in gara 2 a Silverstone, che ha in parte annullato gli sforzi compiuti in pista. Dopo aver siglato il settimo tempo nella qualifica del mattino, il pilota italiano ha affrontato il primo stint di corsa lottando con due degli equipaggi saliti poi sul podio.
Al termine della gara di oggi, Biagi e Crestani sono ancora in vetta alla graduatoria assoluta con 99 punti. La seconda sessione di qualifica è in programma domani mattina alle 09:50, mentre alle 14:35 si disputerà gara 2 sulla durata di 60 minuti.
Thomas Biagi
“Purtroppo non sono riuscito a compiere una buona partenza come avviene di solito, a causa di una certa confusione davanti a me. Trovandomi bloccato nel gruppo ho perso subito tre posizioni, ma per fortuna ho potuto subito recuperarne una. Il mio stint nel complesso è stato un po’ frustrante, sono rimasto frenato dalla Mercedes che è poi salita sul podio, e davanti alla McLaren di Carroll che ha poi terminato terza. Quello che a noi è costato tantissimo, ma del resto è parte del gioco essendo scritto nel regolamento, è stato l’handicap di 10 secondi che abbiamo accumulato per i risultati di Le Castellet e Silverstone. Il nostro obiettivo era infatti il quarto posto, il miglior piazzamento possibile per aver modo di scaricare l’handicap di tempo, ma sapevamo che sarebbe stato davvero difficile. Del resto, disponendo di un propulsore aspirato, qui in Austria sentiamo ancora di più la differenza rispetto alle unità turbo. In ogni caso siamo più fiduciosi in vista di domani, non avendo più l’handicap da scontare al pit-stop. Gara 2 sarà quindi molto importante, cercheremo di recuperare quanto perso oggi”.