ORA SI’ RAVENNA 76
SEGAFREDO BOLOGNA 69
1° QUARTO – Coach Ramagli parte con Bruttini in posizione di ala forte in un quintetto molto particolare, con Pajola nel backcourt, ad accompagnare i due americani e Rosselli. Il match parte equilibrato con le squadre che si scambiano canestri, con Lawson uno marcatore per la Virtus, ma Tambone e Smith sono precisissimi per Ravenna e sul canestro di Sgorbati la OraSì effettua il primo allungo (11-6 al 5’). E’ ancora Kenny Lawson a muovere il tabellino per la Segafredo, ma il resto della squadra è fuori sincrono in avvio e con le mani molto fredde. Il gancio e i liberi di Chiumenti appena entrato riportano i padroni di casa a +5, il gioco a due tra Rosselli e Michelori portano finalmente a referto i primi due che non siano griffati dal numero 25 bianconero, ma l’ex Fortitudo colpisce anche da fuori e costringe lo staff bolognese a fermare il gioco. La difesa Segafredo soffre le incursioni avversarie e, pur con diversi lapsus, non collassa, i due mori continuano a produrre punti ma sono un po’ troppo soli. La conculsione a fil di sirena di Marks consegna il primo vantaggio in doppia cifra ai biancorossi.
2° QUARTO – Il parziale comincia in maniera problematica: Sabatini punisce ancora la difesa mentre il neoarrivato Bruttini non trova ritmo al tiro, Penna non colpisce neanche il ferro nel suo tentativo mentre Ravenna dilaga senza reazione da parte della Virtus sia da 3 che in contropiede (31-14 al 12°). Entra anche Spissu nonostante la settimana di fermo, Michelori realizza due liberi ma Lawson sbaglia un paio di conclusioni, arriva il primo canestro di Bruttini con le VuNere ed è una tripla importante per tenere a galla i suoi. La Segafredo ricuce lo strappo con due liberi di Spizzichini ma la rincorsa è faticosa a causa delle percentuali deficitarie, Smith domina a rimbalzo ed è difficilmente contenibile e di nuovo Ramagli corre a fermare il gioco (37-21 al 16°). Al rientro dal timeout un’altra palla persa regalata a Ravenna permette a Smith la facile affondata, Umeh fallisce anche tiri completamente libero e non ne va dritta una anche in contropiede. La OraSì affonda i colpi e supera anche i 20 punti di margine di vantaggio, prendendo un margine importante che sembra difficilmente colmabile visto il diverso linguaggio del corpo messo in campo dalle due compagini e le condizioni precarie di alcuni giocatori in bianconero, pur recuperando qualcosa sul finire grazie a Rosselli e alla zona.
3° QUARTO – La Segafredo prova a rialzare la testa, nonostante la tripla di Tambone, piazza un mini parziale che la riavvicina ai padroni di casa, grazie a un lento recupero e all’aiuto della zona in difesa. Purtroppo sembra che la serata da incubo prosegua: una bomba di Tambone ferma gli uomini in bianconero, Masciadri stoppa imperiosamente Lawson e l’ennesimo siluro a parabola altissima del 15 ravennate piega le ginocchia dei ragazzi di Ramagli. Anche Raschi si iscrive al festival del tiro da 3 e in un amen la Virtus si ritrova di nuovo negli abissi (56-33 al 26°). Spissu infila un canestro dalla lunga ma gli attacchi bolognesi non trovano sbocchi facili, ogni canestro è una lotta e spesso non va a buon fine, finalmente Oxilia realizza un canestro firmato dai giovani, fin completamente ai margini di un match di totale sofferenza.
4° QUARTO – L’ultima frazione comincia con le due squadre che non trovano mai la via del canestro nei primi minuti, Smith continua a controllare l’area colorata, Penna trova il suo primo canestro in entrata ma Ravenna replica con 5 punti tagliagambe, suggellati da un’altra mazzata di Tambone da 3. La Segafredo, di fatto mai veramente in partita, prova faticosamente a rimontare ma ogni volta viene ricacciata indietro da Ravenna e dai suoi stessi errori (67-49 al 34°). Gli ultimi minuti sono una replica di quelli precedenti, con la OraSì a controllare agevolmente il vantaggio, le VuNere mostrano comunque una reazione, trovano qualche canestro con Lawson e il redivivo Umeh imbuca un paio di triple che rendono molto più onorevole il passivo. 3 liberi del nigeriano, in trance agonistica, portano Bologna per la prima volta dal primo quarto sotto i 10 punti di svantaggio, complice anche una Ravenna che forse pensava di averla già portata a casa, si arriva al -7 (71-64 al 38°) e coach Martino chiama precipitosamente un minuto che non pensava dover servire. Un fallo tecnico a Rosselli ferma la cavalcata ma Tambone sbaglia due liberi e viene beffato dal ferro, Lawson purtroppo perde la maniglia di un pallone non difficile servitogli da Rosselli, fermando il momento positivo. Il pressing a tutto campo chiesto da Ramagli porta buoni frutti, Spizzichini la mette da 3 dopo un erroraccio di Umeh e commette i falli per fermare il tempo che scorre inesorabile. Chiumenti mette a segno un libero, ma Pajola sbaglia l’attacco e con quello svaniscono le chance di una rimonta che sarebbe stata incredibile ma forse ingiusta per quanto mostrato sul parquet lungo i 40’.