ASSIGECO PIACENZA 83SEGAFREDO BOLOGNA 98

Decimo successo consecutivo per la Virtus che a Piacenza ha ribaltato in maniera clamorosa il risultato all’overtime.

1′ QUARTO – Spissu perde il primo pallone e l’ex Hasbrouck punisce immediatamente, altri due palloni vengono gettati alle ortiche prima della tripla di Umeh che riprende da dove aveva terminato neanche 72 ore fa. Rosselli in contropiede sigla un facile canestro e recupera un bel pallone che la Segafredo non concretizza, le due squadre tirano molto male in avvio, Lawson non riesce a trovare varchi e Piacenza sorpassa nuovamente con Raspino (6-5 al 5′). Anche Michelori non sfonda il muro dei lunghi Assigeco, Bologna soffre anche per riuscire a mettere le cose elementari, Penna sciupa un paio di tiri aperti contro la zona, Umeh deraglia sulla linea di fondo e Persico da il massimo vantaggio ai suoi ben servito sotto le plance. Spizzichini interrompe il lungo digiuno dalla lunetta e con un recupero e canestro riporta i suoi in pareggio, ancora Raspino in 1vs1 quasi dall’altra lunga riporta i suoi avanti ma il numero 7 virtussino, attivissimo, tiene a galla i suoi.
2′ QUARTO – Come nel primo parziale apre le danze Hasbrouck, che realizza e subisce il fallo di Michelori, Spizzichini é il miglior giocatore di Ramagli sul parquet, la Virtus fatica a difendere con efficacia e anche ai liberi le percentuali sono rivedibili. Spissu si sblocca dopo la grande prova del derby ma é solo contro tutti e i problemi nel contenere Hasbrouck sono evidenti (25-15 al 14′). Dopo esser precipitata al massimo svantaggio i bolognesi reagiscono, ancora Spissu in iniziativa personale e con un assist che mette in moto finalmente anche Lawson. La gara é tesa, coach Ramagli prova a scuotere i suoi che rispondono presenti sui 28 metri del campo, il parziale é firmato da Spissu che porta le VuNere di nuovo avanti con un 11-0 devastante. L’Assigeco si scuote dopo il timeout di Andreazza, Rosselli prova a inventare da playmaker ma i compagni non finalizzano i suoi assist e un altro canestro da sotto di Rossato convince lo staff bianconero che é il momento di chiedere minuto. Al rientro (dopo che coach Ramagli ha rotto una lavagnetta degli schemi, per la rabbia), Hasbrouck colpisce ancora in solitario contropiede, ancora Spissu recita il ruolo del protagonista assoluto, indemoniato griffa 4 punti che tengono la gara viva. Spizzichini con la tripla rimette avanti i suoi, purtroppo Raspino gli rende pane per focaccia a fil di sirena.

3′ QUARTO – Infante mette a segno il primo e il secondo siluro del secondo tempo, ricacciando velocemente la Segafredo a un profondo -8, Lawson prova a farsi sentire in attacco ma la difesa lascia buchi che Hasbrouck sfrutta senza pietá. Il centrone bianconero confeziona tutti i punti a tabellone della Virtus, facendo tracimare il suo talento un po’ in ombra fino a quel momento e da solo, con due triple, riporta i suoi al comando del match (43-44 al 24′). Infante sfrutta alla grande un mismatch contro Umeh, riportando i rossoblu di casa di nuovo avanti in una gara altalenante e di parziali, Raspino rincara la dose su Spizzichini, che si vendica da 3 all’azione successiva, lasciato libero colpevolmente. Il giovanissimo Dincic e nuovamente Infante puniscono ancora la difesa bolognese, a volte disattenta e non costante per i 24″ necessari. Lawson infila la terza tripla del solo parziale, ma il problema resta contenere Piacenza, specialmente i lunghi da sotto e la sorpresa Dincic. Spizzichini e Spissu colmano il gap primo dell’ultimo intervallo, Lawson infila la ciliegina del -3, concludendo una frazione clamorosa.

4′ QUARTO – Solo ferro per la tripla di Hasbrouck d’apertura, solo rete per quella di Raspino che la mette con le mani di Lawson in faccia. La Segafredo parte male, sprecando un paio di occasioni, e Piacenza ne approfitta, bomba per il doppio ex americano e Penna prova a risollevare in qualche modo la situazione, cosa che il fallo tecnico preso da Rosselli invece peggiora decisamente (66-58 al 33′). L’ex nazionale si fa perdonare subito dopo guadagnando un antisportivo che porta in dote un libero e il canestro a parabola alta di Spissu. Il duo Hasbrouck-Infante é un rebus irrisolvibile per gli uomini del presidente Bucci, ma Bologna non molla mai: Rosselli e Lawson lottano con denti e unghie per strappare canestri da vicino, Spizzichini segna e subisce anche il fallo (71-68 al 36′) e la gara va in volata. Lawson schiaccia a una mano in dai e vai, dopo qualche giro a vuoto Infante mette un tiro libero, Rosselli la pareggia per un attimo con un bell’appoggio al vetro, Raspino infila il missile da 3 con troppo spazio. Spissu perde un pallone importante ma la Virtus non paga dazio e Rosselli capitalizza un rimbalzo offensivo cruciale per il nuovo -1 a 60″ dal termine. Timeout dei padroni di casa e canestro troppo facile di Infante, complice una difesa non attenta nella chiusura, timeout bianconero e canestro di Umeh, non senza qualche difficoltà, le distanze restano invariate a poco meno di 30″. Hasbrouck viene mandato in lunetta e non sbaglia, cosí come non sbaglia Umeh, freddissimo, che manda la gara al supplementare con una tripla frontale.

1′ OT – Uno strepitoso giro di palla porta il nigeriano a tirare con metri di spazio, cosa che ovviamente porta a un canestro solo rete da 3, dopo una buona difesa, stesso tipo di azione e di risultato finale, cambia solo l’attore finale che é Lawson, alla quarta tripla personale. Un canestro in entrata di Raspino é solo un intermezzo per un altro colpo da ko, colpisce da oltre l’arco il play sardo, poi poker siglato Spizzichini (81-91 al 42′) in una sequenza fenomenale, che Lawson completa con la quinta tripla consecutiva. Piacenza é sulle gambe, Hasbrouck fuori coi crampi é l’immagine della resa di una squadra orgogliosa che non ha saputo chiudere la contesa, merito soprattutto della resilienza straordinaria degli uomini con la canotta bianconera.