Giovedì 8 settembre il Festival Danza Urbana 2016 conferma l’appuntamento con Masdanza, uno sguardo sulla nuova scena coreutica internazionale.
La giornata è dedicata alla presentazione di alcuni artisti internazionali vincitori, a vario titolo, di una delle scorse edizioni dell’International Contemporary Dance Festival of the Canary Islands, che si è svolta lo scorso ottobre. Il Festival Masdanza, nato a Gran Canaria nel 1996, ha l’obiettivo di individuare e sostenere le nuove generazioni di coreografi nel panorama internazionale offrendo loro delle opportunità di circuitazione e un sostegno economico per la produzione. In particolare quest’anno Danza Urbana ha selezionato tre artisti di diversa nazionalità: il taiwanese Po-Cheng Tsai (premio del pubblico per la migliore coreografia nel 2015), lo spagnolo Manuel Rodríguez (menzione d’onore nel 2013) e infine l’italiano Andrea Costanzo Martini (premio del pubblico per il miglior solo nel 2015).
Delle tre creazioni coinvolte, quelle di Po-Cheng Tsai e di Rodríguez sono ospitate al Museo Civico Medievale (via Manzoni 4); quella di Andrea Costanzo Martini invece avrà luogo alle Absidi di San Domenico (piazza San Domenico). In entrambi i luoghi gli spettacoli andranno in scena con due repliche, alle 17.30 e alle 18.45. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Po-Cheng Tsai, della compagnia B-Dance, è il protagonista della performance che si intitola Hugin-Munin: la coreografia si ispira alla storia di Odino, considerato la più importante delle divinità della mitologia nordica. I danzatori Sheng-Ho Chang e Chien-Chin Chang interpretano i due corvi che, secondo la tradizione, poggiano sopra le spalle del dio scandinavo. Hugin rappresenta il pensiero e Munin incarna la memoria; entrambi venivano inviati all’alba intorno al mondo per raccogliere informazioni e notizie che, ogni notte, sussurravano alle orecchie del dio Odino. Manuel Rodríguez – che il pubblico di Danza Urbana ricorderà come danzatore nello spettacolo Fifth Corner della compagnia Umma Umma Dance nel 2013 – per Re-wind (estratto di Screensaver) prende come punto di partenza il flashback, memoria ricorrente involontaria, fenomeno psicologico in cui un individuo si trova improvvisamente a sperimentare una esperienza già vissuta o anche solo parti di questa esperienza passata. Il vocabolo re-wind è usato in particolare quando la memoria è richiamata involontariamente, e quando è così intensa che la persona che rivive l’esperienza è incapace di riconoscerla pienamente come memoria e non come qualcosa che avviene in tempo reale.

A chiudere la giornata di Masdanza sarà infine What happened in Torino? di Andrea Costanzo Martini. A cavallo tra realtà e finzione, con uno sguardo alle televendite televisive, è il personaggio a cui si ispira il giovane coreografo torinese, molto più conosciuto all’estero che in Italia, residente da anni in Israele, danzatore anche nella Batsheva Dance Company. Il risultato della sua ricerca è un viaggio tra stati d’animo ed espressione corporea, dove il performer concede a se stesso la libertà di obbedire e disobbedire alle proprie regole in modo da essere presente sia come spettacolo sia come spettatore. Il testo che accompagna la danza è una libera traduzione dell’icona delle televendite Vanna Marchi, una figura controversa degli anni ’90 famosa per i metodi di vendita non convenzionali e il proprio carattere esuberante.