Due punti separano l’Empoli dalla zona calda, ed è quantomeno curioso come una squadra che ha segnato solo in 3 partite sulle 15 disputate di fatto non si sia mai trovata fra le ultime 3 della classifica. La sterilità offensiva degli azzurri di Martusciello – fino alla 12° giornata nessuno degli attaccanti era ancora andato in gol – è uno dei guai di stagione, ma la sensazione è che le difficoltà della terza annata consecutiva in A derivino più che altro dalla difficile consistenza di una linea mediana quest’anno orfana di Zielinski e Paredes, elementi dichiaratamente fuori categorie per le zone basse e infatti trasferitisi in lidi più ambiziosi come Napoli e Roma.
Il tecnico, chiamato a raccogliere la non semplice eredità di Sarri prima e Giampaolo poi, è al lavoro per trovare la quadratura del cerchio a centrocampo: il generosissimo Croce non basta, serve un’inevitabile crescita – che è comunque in corso, e infatti a dispetto dei numeri l’Empoli non gioca affatto male – di Diousse e Krunic, spesso preferiti a Buchel e Mauri, che hanno un po’ frenato il loro percorso di maturazione. Ecco allora che sta a Riccardo Saponara, la stella della squadra, abbassarsi per giocare la palla e rifinire le punte: non stupisce che il bravissimo fantasista empolese sia quello che corre di più in assoluto, una media di quasi 11 km a gara, e che di conseguenza abbia un po’ pagato dazio in termini di gol fatti.
Qualche palo di troppo ha fermato fin qui il riferimento Maccarone, uno che nei 16 metri non va mai dimenticato o sono dolori, in più c’è Gilardino che ha tanta voglia di scrollarsi di dosso la polvere di un avvio di stagione sotto le attese. L’Empoli ha realizzato 7 gol, di cui 4 in un’unica partita – a Pescara, quando sembrava che la banda di Martusciello potesse decollare, ma poi sono arrivate le larghe sconfitte con Fiorentina, Milan e Sassuolo con 11 gol presi – e in generale solo 2 nei secondi tempi.
La società ha tamponato le tante partenze eccellenti (oltre ai due già citati, anche Rui e Tonelli) con l’esperienza di Gila e di Pasqual, tornante con più di 500 partite in carriera che non sta facendo mancare il suo apporto sulla corsia sinistra. Uno dei più positivi è ancora il portiere Skorupski, spesso sollecitato e già autore di 60 parate in campionato, sempre in bello stile. Il più cattivo della Serie A è lo stopper Bellusci, ammonito 8 volte. I cartellini gialli di squadra sono 40, solo il Cagliari vanta più ammonizioni dell’Empoli.