FOR Pontevecchio – Pall. Titano 63-65 dts
(13-14; 23-35; 40-49; 57-57)
Pontevecchio: Bergami 5, Brancaleoni 2, Buriani 13, Calzini, Folli, Graziani 13, Ranocchi 20, Riguzzi 4, Varotto, Vetere 6, Zeneli. All. Angori
Pall. Titano: Frigoli 13, Gamberini, Macina 3, Polverelli 7, Rinaldi 11, Bianchi 16, Borello, Amadori 3, Zannoni 10, Gambi, Riccardi, Balestri 2. All. Foschi
Ancora un finale amaro per i ragazzi della FOR Pontevecchio, che si battono come dei leoni contro la corazzata San Marino, squadra destinata a viaggiare per le zone alte della classifica da qui alla fine del campionato. È una sconfitta che brucia, perché arrivata in casa, perché arrivata in un overtime, perché arrivata a pochissimi secondi dalla fine. Ed è giusto che bruci, ma questo non cancella la prova del gruppo amaranto, che ha messo in piedi una grande prestazione, piena dell’agonismo, della voglia di vincere e del coraggio che ci si aspetta da un gruppo giovane come questo. Sarebbe bastato pochissimo in più per portare a casa i due punti: un tiro segnato, un rimbalzo conquistato, un passaggio centrato; ma la pallacanestro, si sa, è uno sport crudele, e il finale recita 63-65 per gli avversari, lasciando ancora a bocca asciutta i ragazzi Pontevecchio.
Cronaca. Partono forte i ragazzi di Matteo Angori, piazzando un parziale di 7-0 e cercando di imporre il loro ritmo alla gara sin da subito, come da piano partita. San Marino non si aspetta un avvio così energico dei padroni di casa, ma dopo qualche minuto ritrova la bussola, con alcune conclusioni da secondi tiri su rimbalzo d’attacco, riportando la gara di fatto in parità, sul 13-14 dopo i primi 10′. Nella seconda frazione il copione non cambia, la FOR prova a correre per trovare giocate di energia in transizione, San Marino cerca di far valere la propria esperienza e i propri centimetri, trovando, nei minuti finali del quarto, una serie di triple che le garantiscono di arrivare all’intervallo lungo con nove lunghezze di vantaggio (26-35).
La Pontevecchio appare nervosa (tre falli tecnici fischiati alla squadra amaranto nel corso della gara) e San Marino al rientro dagli spogliatoi approfitta del calo di intensità dei padroni di casa, tornando a colpire dalla linea dei 6.75 e alzando la pressione difensiva. Gli amaranto vanno in confusione e a metà terzo quarto il punteggio recita -16 (30-46). La partita sembrerebbe nettamente indirizzata in favore dei “titani”, ma i ragazzi amaranto trovano, prima con le triple di Buriani, poi con le giocate di intensità di Graziani e soprattutto con un ispirato Ranocchi in fase offensiva, un parziale di 17-0 che riapre la partita, portando la FOR in vantaggio sul 51-49.
Il finale è incerto, le due squadre si susseguono nel punteggio, a 50” dalla fine Ranocchi sigla la tripla del pareggio, San Marino risponde immediatamente riportandosi a +3, ma nell’altra metà campo è ancora Ranocchi, con una tripla non semplice in palleggio arresto e tiro, a pareggiare di nuovo i conti sul 57-57, facendo esplodere il pubblico accorso alla palestra Pertini.
Con 20” da giocare la difesa Pontevecchio regge bene, costringendo San Marino a un tiro che non trova il fondo della retina e mandando la gara ai tempi supplementari.
Nei cinque minuti di overtime i padroni di casa sono in debito di energie, l’attacco si ferma e ci si affida ancora una volta alle conclusioni dalla lunga distanza di Ranocchi, San Marino non approfitta delle difficoltà amaranto in zona d’attacco, e la partita è ancora in parità quando mancano pochi secondi alla fine. La palla è per San Marino, con il play Frigoli che segna a 4” dalla sirena finale, time out chiesto dalla panchina Pontevecchio, che non riesce però a costruirsi il tiro che sarebbe valso il pareggio o la vittoria, e, ancora una volta, sono gli ospiti a festeggiare alle Pertini.
Per chi segue lo sport, e in particolare questo sport, le facce dei giocatori Pontevecchio a fine partita parlano più di tutte le statistiche, gli articoli e i tabellini del mondo: i ragazzi non sono entrati in campo già battuti nonostante l’avversario, ci hanno creduto dal primo all’ultimo minuto, portando sul parquet una maturità tale da permettere di rientrare in partita dal -16, quando sembrava già tutto finito.
È un gruppo, questo, che sta crescendo in maniera esponenziale, trovando la chimica giusta, l’affiatamento che, sia per età che per trascorsi cestistici, porta tutti quanti a remare nella stessa direzione, esaltandosi insieme e, purtroppo, soffrendo insieme.
Non si può essere contenti di aver perso, seppure di poco, ma si può essere contenti per tante cose che si sono viste in un incontro come questo: sono le cose da cui si ripartirà da domani per preparare la prossima gara e il proseguo di stagione, perché nonostante i numeri e le classifiche, sono i giocatori, i ragazzi, gli uomini a decidere cosa ne sarà del loro futuro.
Prossimo incontro sabato 19 novembre contro i New Flying Balls di Ozzano, non mancate.