VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA RYER VENEZIA 77-72  

1°QUARTO 16-13    

2°QUARTO 33-40              

3°QUARTO 56-57          

Arbitri: Manuel  Mazzoni, Michele Rossi, Andrea Bongiorni

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

TESSITORI 11 PAJOLA 1 BELINELLI 19 ALIBEGOVIC 0 MARKOVIC 4 RICCI (k) 5 ADAMS 0 HUNTER 0 WEEMS 12 TEODOSIC 17 GAMBLE 4 ABASS 4 all.re Djordievic

 

UMANA REYER VENEZIA

Casarin 5 Stone 8 Tonut 22 Daye n.e. De Nicolao 10 Campogrande 0 Clark 0 Possamai n.e. Chappell 11 Mazzola 0 Fotu 4 Watt 12 all.re De Raffaele

Un’altra battaglia senza esclusione di colpi fra Virtus e Reyer, ma questa volta il successo arride alla squadra di Djordievic che ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per portarla a casa. La Reyer priva di Bramos come annunciato ha Daye a referto, ma evidentemente indisponibile per qualche acciacco.

I bianconeri per 3 quarti di gara sono rimasti con la testa a Lubiana, la battaglia col Cedevita e il relativo supplementare hanno svuotato di energie nervose la Segafredo che nei primi tre quarti appare l’ombra della formazione degli ultimi 10′ di martedì in Eurocup.

La squadra di Djordievic che è la formazione che perde più palloni di tutta la LBA nei primi 3 quarti si supera e getta alle ortiche 20 palloni in 30 minuti, quasi uno al minuto (saranno 23 alla fine, 6 di Markovic e 6 di Pajola). La difesa di Venezia ha certamente qualche merito, con la sua aggressività è riuscita spesso a sporcare le linee di passaggio, ma la Virtus ci ha messo molto del suo con scelte incomprensibili, passaggi improbabili contro una difesa match up orogranata molto ben eseguita, ma certamente non una novità visto che quest’anno è il terzo scontro in meno di 4 mesi tra le due formazioni.  

La gara è vissuta su un sostanziale equilibrio, Venezia ha provato a scappare più volte (+ 8 dopo la metà del terzo quarto) ma Bologna ha sempre ricucito gli strappi restando incollata all’avversaria. Solo nell’ultimo quarto le Vnere hanno trovato la concentrazione difensiva per togliere a Venezia (punita da una deficitaria percentuale da 3 punti, 19%) i tiri aperti che avevano permesso nei primi 3 quarti alla squadra di De Raffaele di tenere il muso avanti.

Djordievic ha avuto una grande risposta da Tessitori tornato, dopo l’infortunio, al livello che gli aveva permesso di essere decisivo in alcune gare. Milos Teodosic ha sbagliato in tutta la serata 2 soli tiri dall’arco, ha servito 9 assist (superando così i 250 in 37 gare LBA). Pregevoli anche alcuni recuperi difensivi del play serbo, Belinelli in serata storta al tiro è stata tuttavia la spina nel fianco della difesa Reyer che sulla ex stella Nba ha commesso un gran numero di falli e in lunetta il n.3 non ha tradito. Ottima prova come al solito anche per Weems.  

Djordievic ha dato più minuti a Pajola per riportarlo pian piano a recuperare la migliore condizione ma il ragazzo anconetano, stranamente per lui, ha perso molti palloni ma non si è mai disunito, ha continuato a lottare in difesa e, in attacco, si è reso utilissimo. Hunter e Alibegovic,

due degli “eroi” di Lubiana , hanno fatto fugaci apparizioni così come Abass e Adams. In pratica la partita l’hanno giocata in 7 o 8, una scelta per certi versi incomprensibile.

In casa Veneziana solita grande prova di Tonut (22), molto bene Casarin in campo per 13′, anche Watt e De Nicolao hanno fatto il loro. Stone, Chappell e Fotu hanno litigato col ferro e sono stati sovrastati dai loro avversari. Indubbiamente le assenza di Daye e Bramos sono state determinanti.

Gli arbitri erano alle prese con una gara spigolosa e difficile, nei primi 3 quarti hanno diretto in modo sufficiente ma nell’ultimo quarto hanno nettamente perso il controllo della gara rischiando in alcune occasioni la rissa per dei contatti evidentissimi non fischiati sotto entrambi i canestri

LA CRONACA

La Virtus con Markovic, Belinelli, Weems, Ricc e Tessitori; De Raffaele con De Nicolao, Chappell, Stone, Tonut e Watt.

1° Quarto inizio balbettante per entrambe le squadre, il punteggio va a strappi, dopo un sostanziale equilibrio parziale di 11 a 0 di Venezia, seguito da un 9-0 Virtus, mani freddissime dall’arco sia di qua che di la ma sopratutto una marea di palle perse, soprattutto bianconere. Con il primo assist di serata Teodosic raggiunge i 250 assist in LBA in 37 partite. Le due squadre nel primo quarto giocano una zona match up su canestro realizzato, la Virtus l’attacca con frenesia e inizia la litania delle palle perse, termina tuttavia avanti 16-13 la prima frazione

2° Quarto, Venezia nonostante l’asfittica percentuale dall’arco si tiene a galla con una difesa feroce anche perchè la Virtus dopo 6 padelle in fila piazza la prima tripla con Ricci dopo oltre 15′. Wes Clark grande protagonista della sfida del Forum in coppa viene annullato dalla difesa Virtus e commette tre falli, uscendo di fatto dal match. Il quintetto con Fotu e Watt contemporaneamente in capo paga e Venezia termina il primo tempo avanti 33-40.

 

3° Quarto la Virtus inizia alla grande e piazza un 2/2 da 3 con Weems e Teodosic, si continua sempre da entrambe le parti con delle difese tattiche (zona match up) che hanno lo scopo di rallentare gli attacchi, il punteggio è in altalena un pò premia l’una e poi l’altra, dopo un tecnico a Djordievic per proteste nel 2° quarto, ne arriva uno anche per Teodosic, poi un antisportivo a Tessitori consentono a Venezia di arrivare al massimo vantaggio +8, ma la Virtus non molla e ricuce lo strappo, sorpassa con Teodosic ma termina il 3° quarto sempre sotto 56-57.

4° Quarto Pajola si riprende fa commettere il 4° fallo a Clark, poi confeziona un assist subito imitato da Belinelli che manda a canestro Tessitori nella tonnara del pitturato. Una schiacciata di Tessitori issa la Virtus al massimo vantaggio (+5) ma Venezia non molla e a 1’29, torna avanti 71-72. Con le squadre in bonus però la difesa su Belinelli in uscita dai blocchi diventa un incubo per gli uomini di De Raffaele e l’ex San Antonio in lunetta è glaciale, quanto basta alla Virtus per conquistare i due punti e portarsi 2 a 0 nel confronto diretto coi lagunari, situazione preziosissima nella volata per la griglia play off.

(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)

Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo, Modena e Carpi.

Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.