La Virtus è arrivata in Montenegro dove questa sera (ore 19, Moraca Arena di Podgorica) disputerà la prima gara di ritorno del girone delle top 16 di Eurocup. Per le scelte bizzarre e un pò cervellotiche dei vertici Euroleague, il calendario nel girone di ritorno è stato invertito così viene riproposta, a campi opposti, la sfida già andata in scena soltanto una settimana fa alla Segafredo Arena che ha fornito un verdetto inequivocabile. La sconfitta del Buducnost non è stata tuttavia priva di conseguenze, la Società non ha gradito l’atteggiamento remissivo mostrato sul parquet bolognese, inoltre anche alcune scelte tattiche, sfidare la Virtus a farne uno in più ad esempio, sono costate l’incarico all’allenatore Petar Mijovic sostituito da Dejan Milojevic. Già da questo si può capire che, pensare alla gara di domani sera come ad una fotocopia di quella di 7 giorni fa, sarebbe molto pericoloso e significherebbe non conoscere la storia del basket ad esempio dei play off, in cui, a distanza di 2 giorni, tra due squadre identiche, si assiste a partite completamente diverse come andamento e risultato. Guai quindi, da parte bolognese, a sottovalutare l’avversario considerandolo come una pratica già evasa senza alcun problema.
La Virtus, può sembrare paradossale per una squadra che quest’anno è imbattuta in coppa, ha assolutamente necessità di uscire coi due unti dalla Moraca Arena perchè oltre al record societario d’imbattibilità in Europa (16 nel 1998 quando poi conquistò l’Eurolega), una vittoria consentirebbe di mettere al sicuro l’accesso al turno successivo in cuii probabilmente troverà una vecchia conoscenza: il Monaco, già battuto in tutti gli incontri disputati sia in questa stagione che nell’altra.
Classifica alla mano, tuttavia, il Buducnost non è completamente fuori dei giochi e, conquistando 3 vittorie, potrebbe superare il turno. Però i Montenegrini non possono più sbagliare, è indispensabile un percorso netto per ottenere questo risultato. La Virtus pertanto troverà un avversaria nemmeno lontana parente di quella vista a Bologna e ci vorrà la concentrazione e la voglia dei giorni migliori che, fin qui, in Europa non è mai mancata.
(Lucio Bertoncelli)
Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio Dario (fratello del padre Giorgio) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianconera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, con l’Usa basket Modena debutta in serie B a 18 anni, poi giocatore in C, D e promozione. Prestissimo allenatore dopo aver seguito un corso con docente Gigi Rapini ebbe compagno di corso Alberto Bucci. Tante le società modenesi che ha allenato ma i risultati più lusinghieri li ha ottenuti a Carpi dove ha portato La Patria per la prima volta in serie D, nel campionato 1978/79 del Presidente Floriano Gallesi.
Penna del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.