E ci siamo ricascati!

Sembrava esorcizzata la maledizione delle sconfitte in casa ed invece si è ripresentata ed anche in modo simile alle precedenti.

Sull’impegno dei giocatori non credo si debba dubitare perchè, data l’ampiezza della rosa, ci sarebbero già state delle esclusioni però penso che la diversa intensità dell’impegno nelle due competizioni, Coppa e Campionato, sia evidente.

Nella testa di tutti del resto, dai dirigenti sino all’ultimo tifoso, c’è che l’obiettivo sia la Eurocup ed è ovvio che anche i giocatori ne siano consapevoli.

Ora si tratta di capire se ciò è inconscio o se è stato da questi accettato il rimandare il “problema” campionato alla fase prossima, leggasi playoff.

La squadra è stata cambiata, questo bisogna capirlo, con l’arrivo di ben 5 giocatori ed è cambiata quindi anche la formula chimica che l’anno scorso contava 8 elementi ed era quindi più semplicemente gestibile.

Le aggiunte di quest’anno poi sono giocatori di buona qualità per il livello italiano, ma non sono ancora a livello dei titolari e loro stessi ne sono consapevoli. E da ciò nasce l’ansia da prestazione ed in certi casi anche lo sconforto.

Quindi, mentre non accade per Belinelli che nella vita si è inserito in venti team diversi, ovvio che Abass ed Alibegovic necessitino di tempo per diventare buoni giocatori “da 15 minuti”.

Adams, a differenza del sostituto Gaines che era un finalizzatore, gioca da play ma si trova a dover applicare gli schemi studiati per Markovic e Teodosic, cosa che probabilmente lo limita avendo delle caratteristiche diametralmente differenti. Se a ciò si aggiunge che non è un play puro e che è di livello medio ecco motivati i suoi limiti prestazionali. Il ragazzo per fortuna è psicologicamente saldo perchè di certo l’arrivo di Belinelli è stata per lui una bella botta ed anche perchè è pensiero diffuso come sia sprecata una 5° guardia americana quando per 10′ minuti un DiBella sarebbe sufficiente.

Ed il suo posto sarebbe quindi utilizzabile per ingaggiare un’ala forte straniera, cosa di cui c’è veramente bisogno. Il primo a saperlo è Ricci che è l’ombra del giocatore confidente dell’anno scorso, insicuro e pressato dal suo rilievo, Alibegovic che a differenza di Baldi Rossi è giovane, rampante, fisicamente dominante. Da ciò a cominciare a pensare alla maledizione del capitano il tratto è breve.

Chi non ha la scusante della concorrenza interna sono Hunter e Gamble che pare si siano accordati nel fare una bella prestazione alternativamente come per garantirsi entrambi il rinnovo del contratto. Ma se poi ambedue non tengono testa ai centri più alti, a Shermadini, a Bilan o a Ristic, viene da dubitare se in prospettiva Eurocup siano adeguati.

Poi si sa che il giocare ogni tre giorni non ti dà modo di preparare bene le partite, cosa alla quale non tutti i nostri sono abituati, e certe figuracce sono preventivabili sia a livello individuale che di squadra. Ed i risultati altalenanti nelle coppe, anche in Eurocup, lo testimoniano.

Ed è in questa la situazione in cui il coach oggi si trova ad operare, aggravata anche dalle difficoltà da Covid.

In Virtus spesso le colpe o i demeriti dei singoli ricadono su Djordjevic accusato ad ogni sconfitta come se fosse l’ultima anche da parte della tifoseria.  

L’aspetto assurdo è che sinora Sale NON HA MAI PERSO, anzi ha portato a casa l’unico campionato portato a termine, la Champions, ed era al comando in quelli sospesi.

Una simile situazione che ad esempio non accadeva un tempo con Messina, che fu anzi difeso dalla tifoseria persino contro il presidente quando lo licenziò.

Fortunatamente il clima nella squadra pare buono, i giocatori sembrano realmente uniti e solidali col coach. E questo anche se è stato improvvidamente licenziato e potenzialmente quindi delegittimato.

Questo è stato il vulnus di questa stagione che porta la discussione sulla dirigenza che ha il sacrosanto diritto di licenziare il coach se non soddisfatta, ma non può farlo senza aver prima trovato un degno sostituto. Pena l’indebolimento della figura del coach nello spogliatoio.

(Franco Vannini – Foto fornita dalla società)