VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – CEDEVITA OLIMPJIA LUBIANA RIS. FINALE 90-76

1°QUARTO 11-18   

2°QUARTO 46-34   

3°QUARTO 60-49   

arbitri: Emilio Perez, Milos Koljensic, Rain Peerandi

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: TESSITORI n.e. ABASS 0 ALIBEGOVIC 0 MARKOVIC 6 RICCI 3 ADAMS 6 GALLI n.e. BELINELLI 25 HUNTER 22 WEEMS 13 TEODOSIC 13 GAMBLE 2 all.re Djordievic

CEDEVITA OLIMPIJA LUBIANA: Radovic 0 Perry 22 Hopkins 10 Duscak 0 Muric 6 Blazic 25 Brown 4 Hodzic 3 Jones 1 Scuka 0 Dimec 4 Rupnik 1 all.re  Golemac

Dopo tanta attesa ecco finalmente di fronte Virtus e Olimpia Lubiana. Le due squadre vengono da prove completamente diverse nell’ultimo turno in campionato: l’Olimpia ha vinto di misura 78-80 contro l’ultima in classifica mentre la Virtus è passata a Trento contro una squadra da Eurocup in modo convincente.

La Virtus non perde in  Eurocup dalla gara col Partizan al Paladozza di febbraio 2020, dopo ha vinto l’ultima della scorsa Eurocup, poi le 10 della prima fase di questa e infine la vittoria di questa sera per un totale di 12 vittorie consecutive, striscia ancora aperta per tentare di dare la scalata al suo stesso record europeo che è di 16 (1997-98). 

La Virtus ha avuto 4 giocatori in doppia cifra: Hunter 22 tornato decisamente quello dello scorso anno, Weems e Teodosic (anche 8 assist per lui) 13 ed infine Marco Belinelli 25 con 5 rimbalzi, 2 assist e +29 di valutazione, in pratica la sua miglior prestazione in una Coppa Europea  di tutta la carriera. Teodosic impiegato da Djordievic per oltre 33′ ha avuto un’importante spalla non soltanto da Stefan Markovic, come abitualmente, ma anche da Josh Adams che, assente Pajola, ha ereditato dal ragazzo di Ancona la bacchetta di direttore d’orchestra delle Vnere. Come sempre tutti quelli chiamati in campo da coach Djordievic hanno mostrato il vero volto della Virtus, l’altruismo in attacco e il sacrificio in difesa. I 14 punti di vantaggio sul tabellone alla fine sono un tesoretto importante in vista del ritorno a Lubiana, ricordando che la differenza canestri avrà un grande valore in un’eventuale arrivo a pari punti.

Lubiana è stata l’avversaria attesa, Perry e Blazic, 25 a testa, hanno fatto vedere i sorci verdi alla difesa virtussina che però ha lavorato molto bene sui tagliafuori finendo per conquistare più rimbalzi (34 a 27) di una formazione che nella prima fase, aveva dominato in questa specialità.

LA CRONACA

Lubiana è al completo, Bologna priva di Pajola, Deri e Nikolic con Tessitori a referto per onor di firma.  

La Virtus parte male, ha mani freddissime da fuori, sbaglia i primi 8 tiri tentati dall’arco, in più perde un pallone al minuto nei primi 5′ e Lubiana scappa 8-16 a 2’52, soli 8 punti in 7 minuti per una squadra che in media ne realizza 87 la dicono lunga sul momento no delle Vnere, il 1° quarto termina 11-18 per gli ospiti.

Nel 2° quarto però cambia la musica, Djordievic  mette in campo un quintetto insolito con Alibegovic  da centro insieme a Weems, Belinelli, Teodosic e Adams. La scelta paga moltissimo e dopo 2′ le Vnere mettono il naso avanti 21-20, da lì non saranno più raggiunte. Belinelli fa alcune magie, Teodosic inizia a carburare e scarta alcuni cioccolatini per i compagni, Markovic mette 2 triple consecutive, Lubiana può solo guardare e cercare di limitare i danni. 

Quando Djordievic mette Hunter la squadra di Golemac sembra sul punto di schiantare e solo le prodezze di Perry e Blazic la tengono a galla, termina il 2° quarto con un parziale di 35 a 16 per la Virtus.

Dopo il riposo tutti si aspettano il ritorno dell’Olimpia ed in effetti Perry confeziona in un amen un mini break di 4 a 0 ma qui si mette in ritmo Teodosic che fa due triple in fila, Gamble fa una magia su assist del Serbo, anche Adams mostra di essere un gran tiratore e tengono la Virtus ad un rassicurante vantaggio in doppia cifra.

Nell’ultimo quarto la Virtus gioca al gatto col topo, appena Lubiana mostra di avvicinarsi l’attacco bianco nero trova il cuore dell’area per andare a realizzare canestri più facili, Lubiana perde un pò di fiducia, arrivano alcuni errori ai liberi e il vantaggio Virtussino arriva al massimo (+18 a 3′ dall’ultima sirena), la Virtus non molla nemmeno in dirittura d’arrivo e la chiude senza patemi.

(Lucio Bertoncelli – Foto fornita dalla società)