Un finale incredibile, emozionante. Un Gianni Falchi stracolmo, con oltre mille appassionati sulle tribune, compresa una folta delegazione di supporters ducali, ha assistito a una partita di baseball dal finale thrilling, dopo che gli ospiti avevano meritatamente condotto le danze dal terzo inning in poi, sfruttando le incertezze della difesa bolognese e ancora una volta un super Casanova sul monte di lancio. Sul 4 a 1 per gli ospiti, all’ottavo inning è arrivata l’ormai inattesa rimonta e sorpasso della UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna, che ha visto protagonista il suo cleanup Osman Marval che ha riportato i suoi in partita con un fuoricampo da due punti e successivamente Alessandro Grimaudo e Francesco Fuzzi con le valide che hanno sancito il pareggio e il sorpasso dei biancoblu. ParmaClima sconfitto per 5 a 4, ma esce davvero a testa alta, perché avrebbe meritato la finale contro il San Marino almeno quanto la Fortitudo baseball.

Si giocava garacinque della semifinale playoff del massimo campionato italiano di baseball 2019, la “bella”, la gara che decideva senza più appelli, senza se e senza ma, una serie appassionante, nella quale la squadra in trasferta era sempre risultata quella vincente e così sembrava anche stasera, davanti a un Falchi pieno ma a tratti ammutolito. La squadra allenata da Frignani giocava questa sera priva del suo esterno centro titolare, Ericson Leonora, infortunato al termine di garatre, peraltro sostituito ottimamente da Lorenzo Dobboletta (2 su 4), mentre i ducali di Gianguido Poma proponevano identica formazione già presentata in garauno, con Mercuri nel ruolo di interbase al posto di Mirabal, che si infortunò proprio nella gara di esordio della serie, senza .poter più apparire in campo nelle partite seguenti. I lanciatore cubano Erly Casanova (7.2 IP, 8 H, 8 K, 5 R, 1 ER) per la prima volta esce perdente da una gara playoff disputata in Italia, malgrado abbia quantomeno vinto il duello personale con Raul Rivero (5 IP, 6 H, BB, 6 K, 4 R, 0 ER), che però è stato fortemente penalizzato dalla difesa e in particolare da due errori consecutivi di John Polonius al terzo inning, che sono costati tre segnature in un “big inning” che ha prodotto ai giallobulu quei 4 punti, una montagna che Bologna sembrava non aver la forza di scalare. Solo un punto segnato da Dobboletta al quinto inning, complice un errore difensivo nell’avanzamento del giovane esterno. A quel punto un Murilo Gouvea impressionante sul monte (W, 3 IP, H, BB, 6 K) ha avuto il merito di tener vivo quel flebile spiraglio per i biancoblu, tre punti rimontati e ribaltati nel modo descritto in premessa, con salvezza di Stephen Perakslis.

Nelle prime due riprese, come previsto, i due lanciatori assumono il controllo del match. Il doppio di Zileri al primo inning (con il corridore che arriva in terza sul successivo out di Poma) può essere visto a posteriori come un campanello d’allarme, ma il computo delle valide e degli strikeout dopo i primi due attacchi è identico: due valide a testa (di Polonius e Grimaudo quelle biancoblu) a fronte di tre eliminazioni al piatto. Il terzo attacco ducale si apre, tuttavia, nel segno di una difficoltà di Rivero, il quale, dopo aver eliminato al piatto De Simoni, riempie le basi subendo valida da Koutsoyanopulos, concedendo un passaggio gratuito a Zileri e il colpito su Sambucci (dopo il secondo out su Poma). In questi casi, a correre in aiuto al pitcher deve essere la difesa, ma avviene il contrario: Polonius cicca completamente sulla battuta non difficile di Mercuri ed entra il vantaggio ospite, ma si ripete subito dopo su Paolini e questa volta l’incertezza dell’interbase antillano costa due sanguinose segnature e non è finita, perché una valida un po’ fortunosa di Scalera produce il clamoroso 4 a 0 per il ParmaClima. I felsinei provano l’immediata reazione al cambio di campo, che non va oltre alla valida in apertura di Dobboletta, spinto in seconda dal sacrificio di Nosti. Al quarto inning è Koutsoyanopulos a toccare molto duro, in situazione di due eliminati, un lungo triplo al centro, quasi a voler sancire la superiorità ducale anche col bastone, ma in questo caso il corridore non va a punto. Nella parte bassa, Bologna apre ancora con una valida, un singolo a sinistra di Marval, che va in seconda sull’out in diamante di Vaglio, poi c’è il colpito su Paz, ma anche questa volta il corridore più avanzato dei biancoblu rimane inchiodato sino alla fine dell’attacco sul cuscino di seconda. Un doppio in mezzo agli esterni di Mercuri ribadisce il concetto: al giro di boa i gialloblu dettano legge sul monte, in difesa e anche in attacco.

E’ Dobboletta nella parte bassa a suonare la carica con una valida al centro che apre l’attacco UnipolSai. Per lui è 2 su 2. E anche la fortuna decide, almeno per un momento, di spostarsi sotto le due torri. Nosti batte in diamante una palla velenosa, che viene raccolta da Scalera, che assiste a Sambucci, che perde la palla: salvo il battitore e Dobboletta in terza. Batte Ferrini in scelta difesa e Bologna segna punto. Polonius e Marval non riescono però a dar seguito all’offensiva biancoblu. Al sesto inning a lanciare per la UnipolSai è Gouvea, che esordisce con due strikeout, poi anch’egli concede un doppio alle mazze parmigiane, nella fattispecie a De Simoni. Arriva comunque anche il terzo K. Naturalmente il Parma invece ripropone Casanova per la sesta volta nel match e il cubano fa 3 su 3, replicando anche al settimo inning. Così, mentre Gouvea continua a mietere eliminazioni al piatto, Poma ripropone il suo partente anche all’ottavo attacco, avviato verso la completa. Apre un errore di Mercuri su Ferrini, segue lo strikeout su Polonius, poi sale in cattedra Marval, che tocca Casanova con una legnata che oltrepassa la recinzione al centrodestra, fra il tripudio del pubblico, portando i suoi sul 3 a 4. La valida di Vaglio mette in base il potenziale punto del pareggio. Il capitano avanza sull’out in diamante di Paz. Ed è Grimaudo a battere il punto del pareggio, con una valida che buca la difesa ducale, oltrepassa il cuscino di seconda base, fa balzare in avanti in un urlo nella notte il pubblico bolognese, manda il grande Erly Casanova sotto la doccia. Grimaudo intanto avanza in seconda sul tentativo di out a casa base. Habeck sostituisce il partente gialloblu sul monte. Fuzzi lo affronta, seleziona i lanci, ne trova uno da battere a destra, dove non ci si arriva e corre a casa base anche Grimaudo a segnare il 5 a 4. Nono attacco ParmaClima, Gouvea concede un passaggio gratuito al pinch hitter Gradali, sostituito a correre da Flisi. Frignani sale sul mound per sostituire il suo rilievo con Perakslis. De Simoni esegue un bunt, Perakslis raccoglie e assiste verso la seconda per Polonius. L’assistenza non è perfetta, ma c’è l’out, fra le proteste vibranti degli ospiti. Il corridore arriva salvo (su errore dello stesso Perakslis) ma si stacca dal cuscino ed in quel momento subisce l’eliminazione da parte di Polonius. Segue Koutsoyanopulos che batte in scelta difesa. Manca un out, Zileri batte una valida a sinistra di rabbia e di grinta, che tiene vivo il Parma. Tocca a Poma. Simbolicamente è proprio il giocatore premiato come il migliore della stagione del ParmaClima a finire al piatto la bellissima semifinale dei ducali.

(Foto fornita dalla società)
Risultati Semifinale 1

Gara 1: UnipolSai Bologna – ParmaClima 3-10

Gara 2: UnipolSai Bologna – ParmaClima 3-6

Gara 3: ParmaClima – UnipolSai Bologna 3-9

Gara 4: ParmaClima – UnipolSai Bologna 3-5

Gara 5: UnipolSai Bologna – Parmaclima 5-4

UnipolSai Bologna vince la serie 3-2 e raggiunge il San Marino alla finale scudetto Italian Baseball Series in programma a partire da venerdì 16 agosto al “Gianni Falchi” di Bologna con gara uno.