Vince la sua sesta coppa dei campioni della storia, e lo fa davanti al proprio pubblico, in un Gianni Falchi stracolmo, la UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna, che con una prestazione entusiasmante ha vinto la finale della European Champions Cup 2019, sconfiggendo la squadra olandese L&D Amsterdam con il risultato di 8 a 0. Squadra olandese che esce a testa alta, per il valore tecnico che ha espresso in tutto il torneo. Partita a senso unico, come è stato in semifinale con l’altra squadra olandese ed anche in questo caso l’attacco ospite è stato totalmente annichilito dal lanciatore partente biancoblu, questa sera Raul Rivero, il fortissimo “omone” venezuelano, ormai beniamino da varie stagioni del pubblico bolognese, convinto a suon di prestazioni, soprattutto nelle gare più importanti, come stasera, una prova di 120 lanci, 7.2 riprese, 4 valide concesse (solo una oltre il diamante), una base ball e la bellezza di 14 eliminazioni al piatto, senza punti subiti, una prestazione autorevole, clamorosa, destinata a rimanere nella storia della gloriosa società bolognese. Quattro punti segnati al secondo inning hanno dato il là alla serata, sulla spinta di un attacco (14 valide contro 5, con 5 doppi e 2 tripli) che ha visto Francesco Fuzzi (2 su 4, un doppio, 2 RBI) vestire i panni del protagonista, assieme a Osman Marval (2 doppi), Leo Ferrini e John Polonius (2 su 5 e un triplo per entrambi), Ericson Leonora e il capitano, Alessandro Vaglio (2 valide a testa, con un doppio). Alex Bassani, ha avuto l’onore di portare a termine dal monte di lancio l’impresa della Effe Blu, aprendo le feste con uno strikeout.

A lanciare la prima palla dell’incontro della finale European Champions Cup, una nota campionessa di nuoto, Martina Grimaldi, una delle eccellenze sportive del territorio bolognese, specializzata nelle gare di nuoto di fondo, campionessa mondiale nei 10 km (2010), nei 25 km (2013), bronzo olimpico a Londra 2012. Ad accompagnare le squadre in campo, invece, gli atleti del settore giovanile del San Lazzaro Baseball. Primi ad entrare in campo nella suggestiva presentazione, gli applauditissimi volontari in maglia gialla, che in questi giorni hanno consentito l’organizzazione di un importante, quanto impegnativo, evento come la coppa dei campioni, che si sono collocati nei corridoi prima-seconda base e seconda-terza base. Una settimana di baseball che a Bologna e Castenaso sarà ricordata a lungo e che è stata anche baciata da un Sole che ha permesso di poter giocare questo meraviglioso sport nelle migliori condizioni climatiche possibili.

Richardson apre le danze al primo inning con un singolo interno e una rubata, ma è la Fortitudo a fare la voce grossa al secondo attacco, aperto da un poderoso doppio destra di Marval. Il catcher venezuelano avanza sul perfetto bunt di sacrificio di Leonora e segna sulla valida al centro di Vaglio, che così sblocca la finale. Anche Russo vince il suo duello e tocca valido a sinistra e con un gran bel turno Grimaudo riempie le basi, guadagnando un passaggio gratis. Tocca a Fuzzi, che va sotto nel conto, ma poi infila un secco rasoterra che si infila fra il cuscino di terza base e Gerard, producendo un doppio a sinistra che “svuota” i cuscini, complice anche un’incertezza dell’esterno dell’Amsterdam che incide sull’ultima segnatura, tre punti che portano il provvisorio sul 4 a 0 fra il tripudio del pubblico. Il primo terzo di gara si chiude registrando i singoli di Leonora e Henrique.

Al quarto inning, con un out del tabellone, Fuzzi batte ancora sul terza base, questa volta è un singolo interno, e con la valida nel gap fra prima e seconda di Nosti il romagnolo corre fino in terza. Con i corridori agli angoli, il manager dei pirates sostituisce il suo lanciatore partente con Stuifbergen. Batte Ferrini in scelta difesa e gli olandesi optano per l’out “in ballerina” dello stesso Fuzzi, che era partito per andare a segnare. Poco male, perché un triplo a destra di Polonius manda a punto entrambi i compagni in base, portando il parziale sul più rassicurante 6 a 0. Amsterdam fatica a uscire dal diamante contro Rivero: Berkenbosh al cambio di campo batte la terza valida interna serale della L&D. Con due out, un errore di Polonius sulla battuta di Draijer mette in difficoltà i biancoblu, costringendo Rivero a gestire una situazione di corridori agli angoli, ma se la cava col terzo strikeout della ripresa, ottavo totale dopo quattro inning. Continuano invece a martellare in attacco i biancoblu, che aprono il quinto inning con un bel doppio a sinistra di Leonora, che avanza in terza su balk. Vaglio va in base su colpito. Russo e Grimaudo tentano la volata di sacrificio, va bene al secondo, che porta un altra segnatura alla causa UnipolSai. Al sesto inning, con un out, Ferrini “battezza” anche il neo entrato Groen e tocca la decima valida serale della Fortitudo. Lo imita Polonius, bucando anch’egli il diamante, ma l’attacco non produce altri punti. Al cambio di campo, prime vere difficoltà per Rivero, che concede una base a Schoop e una valida a sinistra a Richardson (per la prima volta gli olandesi battono oltre il diamante), ma l’omone ne esce alla grandissima.

Vaglio apre il settimo inning con un doppio “in piedi” al centro, ma di nuovo i biancoblu non concretizzano. All’ottavo inning un lungo triplo a destra di Ferrini si candida ad essere ricordato come la ciliegina sulla torta di questa finale e ci pensa Marval a convertire a punto con un doppio a destra (8 a 0). Amsterdam alle corde, nuovo cambio sul monte, tocca a Rietel. Rivero invece mette le radici sul mound biancoblu, ad affrontare all’ottavo inning, parte bassa, la parte alta del lineup L&D, con 114 lanci già sul braccio. Dopo due out, Frignani sale sulla collinetta e il pitcher venezuelano esce nell’ovazione del Falchi strapieno, che l’omone saluta, passando il testimone a Bassani, che conduce la nave in porto senza patemi, suscitando l’entusiasmo del pubblico.

Al termine le premiazioni, che hanno visto a livello individuale il ceco Alexander Rubanowitz vincere il premio come miglior battitore. Due giocatori della UnipolSai Fortitudo hanno portato a casa gli altri due premi: miglior lanciatore a Perakslis, MVP Osman Marval.