Tre su tre, quindi, per una Fortitudo che avrà sempre almeno due giocatori fuori, ma tanta di quella lunghezza, ovunque e comunque, da poter trovare gioie in ogni modo. Anche ad alti punteggi, sfruttando il fatto che di gente pronta a segnare ce ne sia tanta. E, in una giornata dove magari Legion non ha fatto il bomber come in altre occasioni, ecco sbucare Mancinelli, ecco sbucare Fultz, ecco sbucare l’esordiente Amici, che per la prima volta fa parlare anche il campo, e nemmeno tanto male. E allora, in attesa di chiudere l’esilio (domenica ultima a Rimini), la classifica rimane con lo zero nelle sconfitte. Tanto male non è, ecco.
Giro di palla, buoni attacchi collettivi e punteggio che si alza senza però sbandare né verso Nord né verso Sud sulla A13: il derby parte allegro, con batti e ribatti veloci e Bologna che ha maggiori armi in area per trovare i gol. Quindi, andando a volte da Pini e altre da Bryan, in alternanza al solito lavoro degli esterni, ecco che basta una fiammatina a fine quarto (5-0) per chiudere i primi 10’ avanti 23-19.
La Fortitudo sembra avere tante armi in più e il margine per gestire la faccenda su ogni centimetro quadrato, ma tra il dire e il fare, si sa, c’è di mezzo e il. Si fa +7, poi ci si guarda allo specchio un po’ troppo e Ferrara gongola, trovando cesto anche da fuori e rimettendo il naso avanti (37-35 al 17’). Ma rispondono Fultz e Mancinelli, nuovamente a referto assieme in Fortitudo dai tempi in cui c’era ancora la lira o giù di lì, e pur non difendendo al meglio è l’attacco che tiene su la truppa: Legion mette il suo primo cesto in partita, ed è 47-41 F al 20’.
Continuando ad usare raziocinio davanti – e poca resistenza quando si va in area – e inerzia dietro, la Fortitudo prova ad annodare l’anguilla, dando a metà quarto un 9-0 che porta alla doppia di vantaggio (65-52 al 26’). Poi però Bryan e Pini si ritrovano a 4 falli in contemporanea, e l’assetto puffesco bolognese curiosamente patisce in velocità, permettendo a Ferrara di riapparire fino al 69-64 esterno del 30’.
Improvvisamente groggy, la Fortitudo viene risparmiata da boiate collettive estensi, con Moreno a mangiarsi un contropiede e la squadra intera a produrre virgola da un tecnico contro Boniciolli. E, come dicono nello sport minore, gol sbagliato gol preso: doppia tripla Mancinelli-Italiano, e nuova doppia cifra di vantaggio. Però il ritmo rimane troppo alto per pensare di gestirla, e nuovamente costretta all’assetto mignon la Effe non la chiude, pur con Ferrara a continuare la dispersione di liberi su liberi. Così la rincorsa avversaria porta ad un Rush finale forse imprevisto per quanto visto fino a pochi minuti prima, ma con il -2 ferrarese che non porta ad altro, visto come Mancinelli, dalla lunetta, metta sicurezza a frotte. E terza vittoria.
(testo Bolognabasket, Foto Fabio Pozzati)