Finale europea per la Fortitudo che ha battuto per 9-8 Amsterdam (con gli olandesi capaci di riaprire la partita sul 7-0 per i bolognesi) e domani se la vedrà con Rotterdam.

Al termine di una “maratona” durata 4 ore e 15 minuti, il cuore della CNF-UnipolSai Assicurazioni Bologna ha portato a casa una importantissima quanto sofferta qualificazione alla finale della European Champions Cup 2017, battendo per 9 a 8 gli olandesi del L&D Amsterdam Pirates, campioni d’Europa uscenti. Teatro dell’avvincente semifinale europea è stata la Armin Wolf Arena, che domani sera, con inizio alle ore 19, ospiterà la finale fra la squadra bolognese e i Curacao Neptunus Rotterdam, che hanno battuto il San Marino per 7 a 1 nell’altra semifinale.
La Fortitudo baseball ha dato spettacolo in Germania. Quattro fuoricampo, il primo al terzo inning, un “grande slam” di Robel Garcia che ha dato l’impronta al match. Il secondo di Alex Russo, da tre punti, che al quinto inning sembrava poterlo chiudere questo match. Gli altri due i “solo homer” di Paolino Ambrosino al settimo inning e di Osman Marval all’ottavo, che parevano poter rintuzzare quel tentativo di rimonta che gli olandesi avevano già iniziato nella parte bassa del quinto inning, con il “solo homer” del catcher Max Clarijs, affondando poi il coltello, sfruttando anche una serie di valide un po’ fortunose al sesto inning (oltre a una mancata presa in foul di Garcia), contro uno stanco Raul Rivero (lanciatore vincente, 131 lanci in 6 riprese, 6 valide, 6 basi ball e 8 strikeout), anche un po’ in difficoltà con le valutazioni dell’arbitro di casa base. Un “big inning” da 4 punti, frutto di 4 valide e 2 passaggi gratuiti, ha avvicinato gli avversari al meno due, sul 7 a 5, riaprendo totalmente la partita.
Una gara che ha continuato ad essere apertissima sino all’ultimo out, nonostante i biancoblu abbiano chiuso con 12 valide contro 8 degli avversari e appunto 4 fuoricampo contro uno. La CNF-UnipolSai negli ultimi anni ha incontrato più volte la squadra di Amsterdam, battendola sempre e in gare importanti come questa. Una vera e propria “bestia nera” che per gli olandesi era assolutamente da abbattere, tanta la determinazione con la quale hanno costruito l’incredibile rimonta e sono rimasti in partita fino alla fine. I fuoricampo di Ambrosino e Marval potevano essere una mazzata devastante, riportando Bologna sopra di quattro lunghezze a due difese dal termine della contesa e con un Nick Pugliese, subentrato a Rivero al settimo inning, apparentemente dominante. Invece all’ottavo inning, parte bassa, ecco i Pirates riempire le basi in situazione di due eliminati, “spigolando” due “passaggi gratuiti” e un’interferenza di Marval, fra uno strikeout e l’altro. E a basi piene ecco immancabile il singolo di Urbanus, un rasoterra che sfiora Pugliese e si infila dove né Vaglio, né Garcia possono arrivare, facendo entrare due punti e costringendo Frignani al cambio sul mound, inserendo Filippo Crepaldi. Non dimentichiamoci che Pippo ha comunque 25 anni, un’età bellissima e già tanta esperienza alle spalle, ma trovarsi il peso di non buttare all’aria una semifinale europea e quattro fuoricampo farebbe tremare i polsi anche a qualsiasi veterano pluridecorato del baseball. Ancor più che l’impatto è un singolo a sinistra di Lampe, che porta l’Olanda sul 9 a 8, a meno uno. La determinazione e la freddezza del ragazzo di Rovigo, tuttavia, vince le paure di chi ha la Effe nel cuore, di chi era lì, di chi era incollato su radio Nettuno o sullo streaming su youtube o sul play by play. Strikeout all’esperto Berkenbosch per chiudere l’ottavo, poi una base in apertura al nono inning, con il punto del pareggio che avanza in seconda base su bunt di sacrificio, ma lì rimane per l’esultanza del mondo biancoblu, perché anche Bok va strikeout e Clarijs, l’autore del fuoricampo degli olandesi, stavolta batte una facile volata per il guanto di Nosti.